venerdì 10 dicembre 2010

pc quotidiano 10 dicembre - Processo Thyssenkrupp... colpa cosciente..presidio della rete nazionale sicurezza sui posti di lavoro.

oggi presidio davanti al tribunale di Torino in coincidenza dell'udienza in cui si tengono le requisitorie dei sostituti pm.
Anche oggi visibile , la presenza costante della rete all'interno dell'aula. Striscioni, bandiere, volantino, megafonaggio.
Oggi l'udienza è stata particolarmente lunga
I familiari tengono molto all'udienza del 14, quando Guariniello dovrebbe formullare le proposte di pena, e invitano, a una presenza il più ampia possibile, in quella giornata è prevista la partecipazione degli operai e familiari Eternit e Viareggio.


PROCESSO THYSSENKRUPP: UDIENZA DEL 10 DICEMBRE

Nel giorno del primo anniversario dell'inizio del processo alla Eternit, si tiene - con inizio alle ore 9:35 - una nuova udienza dl processo alla thyssenkrupp.


La decima parte della requisitoria, affidata alle voci delle due sostitute pm Laura Longo e Francesca Traverso, riguarda - per dirla con le parole della Longo - "il disastroso incendio e la morte dei sette lavoratori".


In ordine a questo tema vengono esaminati i reati compiuti dai sei imputati - l'ad Hespenhan, Prignitz, Pucci, Moroni, Salerno e Cafueri; in particolare, come sembra essere logico, la seduta odierna si sofferma sui comportamenti dell'ad Harald Hespenhan, l'unico che deve rispondere dell'aggravante del dolo eventuale in ordine ai reati di cui agli articoli 414 e 437 del cp: omicidio volontario ed omissione di cautele antinfortunistiche.


Al termine della trattazione, che viene effettuata con l'ausilio delle trascrizioni delle deposizioni rilasciate nel corso del dibattimento anche da alcuni testimoni della difesa, risulta assolutamente evidente la sussistenza del dolo eventuale.


Nella prossima udienza, fissata per martedì 14 dicembre, verranno vagliate le posizioni degli altri imputati; costoro sono perseguiti per gli stessi reati dell'ad ma in forma di colpa cosciente: in pratica avevano tutte le conoscenze per rappresentarsi un alto rischio di incendio sulle linee (in particolare quelle di ricottura e decapaggio) di tutti gli stabilimenti, le possibili conseguenze derivanti dal verificarsi dell'evento, e nonostante ciò non hanno mosso criminalmente un dito per cercare di prevenirlo.


Al termine di quest'ultimo pezzo di requisitoria, il pm Raffaele Guariniello esporrà le sue richieste sanzionatorie.

Torino, 10 dicembre 2010

Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino

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