Con Modi, che è stato il primo a salutare la vittoria di Trump negli USA, al G20, Meloni ha avuto un nuovo incontro che fa seguito a quello avvenuto al G7 di Borgo Egnazia quando entrambi erano impegnati a sottoscrivere il “piano di lavoro condiviso quinquennale”, fino al 2029. Tra i temi previsti dall’intesa ci sono la cooperazione economica, la collaborazione scientifica, nel settore dello spazio, nell’Intelligenza artificiale, ma anche consultazioni politiche e cooperazione culturale.
Quindi niente di nuovo rispetto al precedente G7 in Puglia, solo la sua immagine da dare in pasto alla stampa e tante chiacchiere a vuoto che fanno il paio con le dichiarazione del fascista hindutva, affamatore e massacratore del suo popolo, sull’uscita – grazie a lui – di “250 milioni di persone dalla povertà nell’ultimo decennio”!
Sul piano poi dei diritti umani poi, senza vergogna, Meloni ha affermato che i due fascisti a capo dei rispettivi governi sono uniti “nel sostegno ai valori condivisi di democrazia, Stato di diritto e sviluppo sostenibile”!
Da formiche: New Delhi trova nell’Italia un’ottima sponda per le attività e gli interessi che coltiva nell’area europea. Per l’Italia, quella indiana diventa la via verso l’Indo-Pacifico, ossia il quadrante iper-strategico in cui anche Roma intende proiettarsi.
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