da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 21/11
“Buttato per terra, un
lenzuolo di sopra, massacrato di botte, tanto questo è nero, non si vede un c….
E se la ridevano… “ Due anni di violenze sconvolgenti sui detenuti del
carcere di Trapani. Due anni di violenza, di torture, pestaggi, minacce,
umiliazioni. Non si sono fatti mancare niente gli sbirri bastardi del carcere
di Trani che sono simili agli sbirri bastardi di tutte le carceri che sono la
feccia, il peggio del peggio della maggior parte di coloro che operano in
carcere.
C'è voluta un'inchiesta della magistratura, della Procura, che
ha portato all'arresto, ai domiciliari.
Ma perché i domiciliari? E’ dal primo giorno che dovevano
essere buttati in cella e si doveva gettare la chiave, perché non c'è nessun
limite alla violenza che hanno utilizzato verso le persone inermi! E per di più
con tutto il razzismo che caratterizzo questa feccia umana, perché le guardie
penitenziarie sono al 90% feccia umana.
Non bastavano il sovraffollamento, le condizioni generali
delle carceri che sono orribili e denunciate da tutte le parti in termini di
assistenza sanitaria, di invivibilità, di mancanza di pulizia, di rispetto
delle persone che sono già colpite da una pesante detenzione.
Le carceri sono già un inferno, ma se ci si mettono anche le
guardie carcerarie che mediterebbero la pena di morte, sarebbe più che giù giusto
che ci fossero le forme per colpire le guardie carcerarie, perché questi sono
effettivamente degli aguzzini, feccia umana protetta dai governi, dai ministri
degli Interni e, in particolare, in questo governo c'è un lurido nazista come il sottosegretario Delmastro che li
rappresenta in forma orrenda e schifosa.
Tutte persone che dovrebbero come minimo riempire le
carceri, ma che meriterebbero molto di più che essere carcerati, perché quanto
si è così bestie e si vuole rappresentare in forma così bestiale lo Stato ed
esercitare in maniera così impunita la violenza di Stato, è evidente che è
necessaria la violenza per difendere i cittadini, anche detenuti da questi bastardi
di Stato.
Questo governo è culo e camicia proprio con le guardie
carcerarie, con settori che sono feccia della polizia e per non dire gli altri
apparati dello Stato. Il giornale parla di “carceri
degli orrori”, esisteva una sezione - la cosiddetta sezione Blu - e un
detenuto ha raccontato di essere stato punito, gli hanno pisciato addosso e ha
fatto i nomi e cognomi degli agenti picchiatori. Ed è chiaro che questo lo sapevano benissimo tutti gli agenti e le
autorità, il direttore del carcere, come non potevano non saperlo i magistrati
e gli apparati dei ministeri dell'Interno che sono certamente a conoscenza di
quello che avviene nelle carceri.
“La dottrina Delmastro
per soffocare i reati,” ha dichiarato Walter Verini del PD. Delmastro è il
rappresentante diretto di questa feccia umana, Delmastro non solo se ne doveva
andare dal governo per cui sono state chieste le dimissioni ma Delmastro è anche
quello che era in compagnia di quel deputato di Fratelli d'Italia che ha
sparato in una festa a un poliziotto. Eppure questo uomo-feccia è parte del
cerchio magico della Meloni. E questo va detto: la Meloni è direttamente responsabile, oltre che il ministero degli Interni,
il ministero di giustizia, di quello che è avvenuto in questo carcere.
Quello che è avvenuto in questo carcere è una sorta di punta
di un iceberg. In tutte le carceri avvengono cose di questo genere e ci sono
numerose e ripetute inchieste nelle carceri, ma queste carceri non possono
cambiare se c'è un governo che ne fa della loro protezione un punto di forza,
se c'ha nel governo gli uomini che sono lì per proteggere questa feccia, questo
pezzo dell'apparato dello Stato. E quindi la cacciata del governo è una
precondizione, non certo per avere carceri vivibili, ma per mettere fine
all'orrore senza fine che si perpetua nelle carceri.
E il decreto
sicurezza che è in via di approvazione protegge tutti coloro che esercitano
violenza verso i detenuti e gli danno mano libera per reprimere le proteste,
anche pacifiche e quindi siamo davanti a un nervo scoperto di uno Stato fascista,
di uno Stato di polizia portato alle estreme conseguenze verso coloro che sono
in carcere, come paradigma di quello che si vuole fare, di tutti gli oppositori
politici, di tutte le proteste.
Per questo la questione di Trapani venuta alla luce è
sicuramente una, e non siamo tra quelli che dicono che “nelle carceri ne sono
successe tante e continuano a succedere, che è il carcere….” Il carcere è un'istituzione
di cui tutti quanti vogliamo l'abolizione, noi vogliamo l'abolizione della criminalità,
della malavita, di tutto ciò che produce orrore in seno al popolo. Ma il
problema è che non bisogna fare un
discorso generico sul carcere senza prendere a bersaglio i gestori diretti di
questa macchina dell'orrore e dei governi e dell'atteggiamento dei governi
verso questa macchina dell'orrore.
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