martedì 19 novembre 2024

pc 19 novembre - OGNI AZIONE DEL GOVERNO E' UNA SPINTA IN PIU' ALLO SCIOPERO DEL 29 NOVEMBRE DELLA RIVOLTA SOCIALE

In questi giorni il leghista Giorgetti, viscido ministro dell’economia e delle finanze, ci stà mettendo del suo per sostenere gli attacchi del governo fascista allo sciopero del 29 gennaio, quelli che puntano a criminalizzare il diritto di sciopero, la lotta, il sindacato che la promuove e la organizza, in risposta alle parole di Landini che ha parlato dello sciopero come una rivolta sociale, necessaria che deve vivere concretamente nelle piazze operaie e non restare sterile dichairazione tv da sindacalista. Lo fa sul suo terreno, e cerca di svuotare le piazze dichiarando alla stampa ‘non capisco le ragioni dello sciopero, il governo si sta impegnando per i salari medio bassi’.

Ma l’impegno governativo nella realtà è una condanna per un paese che viene trascinato nel conflitto globale ogni giorno che passa, è una condanna alla miseria per i proletari che di questa miseria finiscono per morirci, a 18 e 26 anni, come Sara e Aurora Esposito e Samuel Tafciu, anche accettando un lavoro improbabile come confezionare in nero botti, per 30 euro al giorno, in un appartamento/fabbrica abusivo, pieno di esplosivo senza alcun tipo di prevenzione e formazione.

Perché la quotidiana guerra dei padroni contro i lavoratori, conseguenza delle condizioni di lavoro nel sistema di sfruttamento capitalistico, aumenta i suoi effetti mortali con il peggiorare dei rapporti di forza per i lavoratori nei confronti dei padroni. Da una parte la debolezza degli operai e delle loro organizzazioni dall’altra l’azione e l’influenza dei governi, oggi del governo moderno fascista Meloni, oltre i governi precedenti, in tutto e per tutto dalla parte dei padroni.

E con questo è bene ricordare il famigerato discorso delle Meloni ai padroni, programma ampiamente annunciato e applicato passo dopo passo, dal governo nel suoi insieme, e del carattre della nostra mobilitazione, che deve avere al centro il suo rovesciamento.

Giorgetti parla di misure per rilanciare la crescita e i consumi, chiaramente la platea dei commercianti è un settore di interesse elettorale, fa continui riferimenti ai miliardi del PNRR

ma ai lavoratori riserva i bonus, elemosine che nulla hanno di strutturale e innescano effetti controproducenti per gli stessi lavoratori come il taglio del cuneo fiscale, manovra senza copertura finanziata con successivi tagli e aumenti che ricadono sulle masse popolari, bonus che oltretutto sposta l’attenzione dalle necessarie rivendicazioni di aumenti salariali pagati dai padroni. Giorgetti colpevolizza i lavoratori quando parla della carenza di figure professionali e la sua soluzione diventa quella di “...cercare di convincere chi arriva all’età del pensionamento di valutare volontariamente di rimanere sul posto di lavoro a dare il proprio servizio. Mi sembra una gestione del personale quantomeno intelligente”. E l’innalzamento dell’età pensionabile è tra le responsabili dell'aumento dei lavoratori morti in età avanzata sul lavoro.  Il lavoratore, consegnato alla cronaca senza nome, morto ieri nel trevigiano aveva aveva 69 anni. Condannato per arrivare alla pensione a morire di lavoro, sopra di un ponteggio nelle sue condizioni, evidentemente non legato anche se per le versioni complici della stampa è disgraziatamente caduto dall’alto, salvo riferire che le autorità competenti hanno aperto indagini per verificare se le misure di sicurezza fossero state rispettate. Già l’articolo che riferisce delle indagini per verificare le misure di sicurezza prima di iniziare un lavoro è da tempo che non viene scritto, ma questo è parte dei nostri compiti.

Va nella stessa direzione la ministra Calderone, formalmente ex presidente dei consulenti delle aziende, che di fatto continua ad esercitare la sua azione in favore dei padroni dalla poltrona ministeriale. Riempie l’aria di vuote dichiarazioni a proposito degli ispettori che non arrivano mai, ma i fondi non vengono messi per gli organici Ats in forte carenza di medici e tecnici, e la sua patente a punti inservibile, viene smentita sul campo con i tanti lavoratori uccisi nei cantieri ancora in questi giorni, da un sistema rimasto tale e quale a prima. Sempre il 18 novembre, tra la terribile esplosione di Ercolano e Fatmir Isufu di 51 anni schiacciato da una gru in un cantiere di Torino, un altro lavoratore ad Erba è stato ridotto in fin di vita schiacciato da un elevatore sotto il soffitto durante la ristrutturazione di un ex capannone industriale. Ma a Torino il lavoratore è stato colpito ancora mentre si trovava a lavorare dentro una buca e sopra di lui c’erano in azione grossi mezzi operativi poi crollati, e l’elevatore di Erba hanno dichiarato si sia improvvisamente mosso. Sono tutti morti con la patente della ministra.

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