Nel corso degli ultimi anni lo sfruttamento del capitalismo si sta ponendo sempre in maniera più pressante, più oppressiva, e si scaglia nei confronti di lavoratori con maggiore ferocia per difendere i suoi maggiori profitti. Questo lo possiamo vedere soprattutto nella repressione delle lotte, delle battaglie che i lavoratori stanno conducendo e che si stanno intensificando. Lo scontro sta diventando sempre più pesante sia da parte dei lavoratori che resistono sia da parte dei padroni, dei governi.
Quindi, da parte nostra la situazione si fa più difficile, più dura, perché il capitale trova sempre nuovi modi per poter succhiare dal lavoro di il lavoro dei lavoratori.Un esempio è quello che avviene all'ex Ilva. Vi è una riduzione dei lavoratori, si dà il contentino della cassa integrazione, ma si mantengono le persone alla canna del gas; si da quel tanto, ovviamente prelevato dai fondi pubblici, per farli sopravvivere, mentre resta quella forza lavoro strettamente necessaria per portare avanti la produzione, e quando si aumenta la produzione non è che si assumono nuovi operai o si fanno rientrare noi che siamo in cassa integrazione da quattro anni, ma sfruttando maggiormente i lavoratori che già sono in fabbrica, oppure quando lo sfruttamento dei lavoratori già presenti è a un certo livello, oltre il quale difficilmente si può andare, si spremono i lavoratori delle ditte d'appalto.
L'altro giorno
uno mi chiedeva: ma all'azienda non conviene far rientrare voi piuttosto
che prendere lavoratori dell'appalto? Eh no che non conviene perché
nelle ditte d'appalto molti lavoratori sono con contratti Multiservizi e
costano meno.
Un'altra questione legata allo sfruttamento del lavoro
è quella dei licenziamenti e dei disoccupati. Sento spesso parlare male
da alcune persone della disoccupazione perché potremmo lavorare tutti,
ma su questo ci si affida sempre al governo. Ma ogni governo che
succede non ha assolutamente alcun tipo di interesse a risolvere questo
problema della disoccupazione.
La forza lavoro, come è stata
perfettamente definita da Marx, è una merce; allora essendo una merce è
soggetta a svalutazione quando l'offerta è superiore alla domanda.
Quando aumentano i disoccupati, maggiori sono i disoccupati, maggiore è
la riduzione per i padroni del costo del lavoro. Questo spiega anche il
fatto che in trent'anni in Italia gli stipendi siano scesi, è aumentata
la precarietà, ci sono i contratti interinali, contratti a termine, ecc.
E si precarizza non solo per non pagare chi sta fuori ma anche per
ridurre lo stipendio di chi già sta lavorando.
Allora noi dobbiamo
condurre questa battaglia, dovremmo rendere chiaro questo punto. Noi
dovremmo essere capaci di rendere questi concetti facilmente
comprensibili da chiunque dobbiamo essere capaci di diffonderli, di far
sì che la gente, i lavoratori lo comprendano bene.
L'assemblea
del 17 settembre sarà sia un buon punto di partenza sia un buon
passaggio anche perché gli attacchi corrono. Quindi sarà un'assemblea
piuttosto importante e partecipata.
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