Nessun prigioniero politico deve morire in carcere: Liberiamo i prigionieri politici in India!
2 settembre 2022
Il Partito Comunista delle Filippine esprime le sue sincere condoglianze al popolo indiano e al Partito Comunista dell'India (maoista) per la perdita del compagno Pandu Naroti, un adivasi schieratosi con la classe operaia, con i contadini e tutti gli oppressi e sfruttati dell'India. esprimiamo la nostra vicinanza ai suoi familiari e amici del villaggio di Mureweda, comunità di adivasi poveri nel distretto di Gadchiroli, Maharastra.Il compagno Naroti è morto in carcere il 25 agosto scorso all'età di 33 anni, dopo che gli era stato negato il diritto a cure mediche adeguate. Proviamo tristezza e rabbia per questa morte nelle
galere fasciste del regime indiano. riteniamo il regime di Modi diretto responsabile del suo assassinio avendone violato i diritti in carcere.Il compagno Naroti era stato arrestato nel 2013 per reati relativi all'Unlawful Activities (Prevention) Act, essendo ritenuto solidale al PCI(maoista). Nel 2017 il regime di modi aveva condannato Naroti all'ergastolo, insieme a G.N. Saibaba, ex docente e dirigente del Revolutionary Democratic Front,ed altri.
Il suo assassinio non è il primo commesso per mano del regime di Modi. Un anno fa e morto malato in carcere il difensore dei diritti degli adivasi Stan Swamy e ci sono da aspettarsi altre morti di attivisti, progressisti e avvocati che continuano ad essere detenuti per false accuse.
Ci uniamo all'appello internazionale per la liberazione di tutti i prigionieri politici nelle mani del regime fascista Hindutva. Esprimiamo il nostro appoggio alla settimana di Azione Internazionale promossa dal ICSPWI (Comitato Internazionale di sostegno alla guerra popolare in India) dal 13 al 19 settembre per la liberazione dei prigionieri politici ed esigere la fine dei bombardamenti con droni in India
Nessun commento:
Posta un commento