(Coordinamento NoTriv Terra di Bari)
Indietro non si torna, basta combustibili fossili!
Cronaca dell’azione diretta del Venice Climate camp contro i combustibili fossili.
8 / 9 / 2022
Prima giornata di azioni al Venice
Climate camp, dal campeggio moltə attivistə internazionali e non, sono
partitə alla volta della centrale di carbone di Fusina che si affaccia
nel canale dei Petroli.
In una città come Venezia dove le
conseguenze della crisi climatica si fanno sempre più evidenti sia dal
punto di vista sociale che ambientale, il Venice Climate Camp ha deciso
di agire per segnalare uno dei più grandi colpevoli della crisi
climatica: l'energia fossile.
L'azione è in linea con quanto accade
da anni in Germania con il movimento di Ende Gelände che ha messo in
pratica il blocco di miniere e centrali che utilizzano combustibili
fossili.
In uno scenario in cui assistiamo ad
una corsa all’accaparramento delle risorse più facili, prima tra tutte
il carbone, con la riapertura delle centrali già chiuse anche in Italia,
tra cui quella di Fusina, è necessario continuare ad agire per
contrastare chi continua a devastare il nostro pianeta in nome del
profitto.
L’azione di oggi si volge in un
periodo storico in cui viviamo una gestione ancora emergenziale della
crisi climatica in grado di produrre solo provvedimenti palliativi,
risposte temporanee che non aggrediscono il problema alla radice, ma lo
spostano solo un po’ più in là nel tempo o nello spazio. È solo per
questo se decenni di alluvioni, uragani e desertificazione non hanno
fatto scattare nessun campanello d’allarme. La logica nimby ha trionfato
a lungo. Finché non è arrivata a presentare il conto, con tanto di
bacini idrici prosciugati, di frane, di alluvioni, di trombe d’aria.
Mentre si contavano i danni degli ultimi eventi estremi, nelle zone di
sacrificio la crisi climatica si abbatteva con una violenza sempre
maggiore.
Così oggi un gruppo di attivistə si è
diretto con le barche verso la centrale a carbone di Fusina. Nonostante
il tentativo di blocco delle forze dell'ordine, sono riuscitə a sbarcare
nell'area di deposito del carbone.
Il messaggio dell'iniziativa è chiaro,
ovvero è ora di cambiare il sistema e di smettere di continuare ad
investire sull'energia fossile e che non c'è più tempo per tergiversare
come dimostrano i tanti corpi dellə attivistə che sta mattina si sono
messi in barca dispostə a lottare e resistere contro chi ha deciso di
mettere al primo posto il profitto a discapito della tutela del nostro
pianeta.
Di fronte a tutto ciò, la voce dei
movimenti è sempre più cruciale. Movimenti che in questi anni hanno
dimostrato di poter vincere le battaglie dal basso, di sapersi
organizzare e di saper proporre alternative realmente efficaci.
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