domenica 4 settembre 2022

pc 4 settembre - "Tetto al prezzo del gas" - una misura di guerra - Uniamoci contro il governo che scarica i costi su proletari e masse


I governi imperialisti riuniti nel G7 hanno deciso una nuova misura di guerra nei confronti della Russia, il cosiddetto “tetto sul prezzo del gas” è infatti tale. Per bocca di Gentiloni la decisione mette, infatti, al primo posto “negare alla Russia le entrate per finanziare la brutale guerra di Putin contro l’Ucraina”.

Non c’è dubbio che l’invasione dell’Ucraina da parte dell’imperialismo russo sia un atto brutale, ma certamente essa è legata all’azione di aggressione guerrafondaia che Nato/Usa/UE hanno preparato e scatenato facendo leva sul governo Zelensky come prima linea e piazzaforte d’armi ai confini della Russia.

E’ inevitabile che in questa guerra tra banditi imperialisti le forniture di gas o di petrolio della Russia sarebbero entrate a pieno titolo, sapendo bene quanto sia grande la dipendenza dei paesi imperialisti europei, in primis Germania, dalle fonti energetiche russe.

I governi imperialisti europei hanno cercato e cercano disperatamente fonti energetiche alternative confidando sempre sul loro dominio imperialista – vedi Algeria, Venezuela, ecc.. Ma sanno bene che

questa politica non è sufficiente a fronteggiare una crisi energetica, e rilanciano, quindi, un’azione che è interna alle sanzioni economiche allo scopo di costringere la Russia a fare un passo indietro. E non esitano, essi che si dichiarano “cultori del mercato”, a prendere misure, come il cosiddetto “tetto sul prezzo del gas”, che violano le loro stesse regole su cui fondano i loro profitti e superprofitti.

Il cosiddetto ‘price cap’ è a tutti gli effetti una misura di guerra, che la alimenta e approfondisce la crisi su tutti i piani.

Crisi che i governi imperialisti peraltro hanno già deciso di scaricare sulle masse popolari, con piani di austerità e razionamento che peggioreranno le condizioni di vita soprattutto dei proletari e delle masse povere, e misure assolutamente insufficienti per contenere il prezzo della benzina, il costo delle bollette che chiaramente si riversano su tutto il carovita.

Il governo Draghi è stato in prima linea nel rivendicare una misura di guerra come il ‘price cap’, godendo su questo del pieno appoggio di tutti i partiti parlamentari. E già durante questa campagna elettorale i due blocchi di centro destra a guida Meloni e di centrosinistra che dicono di essere alternativi, in realtà competono a chi tutela meglio gli interessi dell’imperialismo italiano, americano, europeo.

Nella guerra interimperialista come quella in corso in Ucraina, il nostro nemico principale è il nostro governo che partecipando ai piani di guerra dentro l’alleanza Nato è il responsabile, insieme a tutti gli imperialisti che competono, della continuazione della guerra, dell’economia di guerra e dello scaricamento dei costi di essa sulle masse.

Di qui la necessità di non cadere nella propaganda bellica travestita da argomenti come: “è colpa della Russia” o “si tratta di una crisi oggettiva” di cui dovremmo farci carico e sostenere le politiche dei padroni.

Noi dobbiamo difendere i nostri interessi di classe immediati dall’azione dei governi e dei padroni. Respingere le misure di austerità, gli aumenti di bollette e prezzi della benzina/gas, rivendicare aumenti dei salari, fondi per il lavoro, la salute, l’ambiente, la scuola; pretendere il blocco degli aumenti delle spese militari e anzi l’uso di esse a fini di “pace e di salvaguardia” delle condizioni di vita delle masse popolari.

L’Assemblea proletaria anticapitalista di Roma è volta a costruire il fronte unico di classe e di massa per rispondere alle misure urgenti dei padroni e a quelle più gravi che si appresta a prendere il nuovo governo che scaturirà dalle elezioni.

Naturalmente il fronte unico vuol dire unire le lotte, unire le forze, partecipare con un ruolo di prima fila a tutte le iniziative, assemblee, manifestazioni, scioperi che ci auguriamo che tutte le forze di reale opposizione, non certo elettorale, decidano e portino avanti.

Nessun commento:

Posta un commento