venerdì 9 settembre 2022

pc 9 settembre - Lotta per la sicurezza sul lavoro e contro il fascismo padronale: dalla Marcegaglia di Ravenna all'Assemblea proletaria di Roma del 17 settembre


Volantino in diffusione in questi giorni alla Marcegaglia di Ravenna

Dalla fabbrica ad una piattaforma di lotta proletaria sul piano nazionale

Il contributo degli operai Marcegaglia all’Assemblea Proletaria di Roma del 17 settembre

Lo Slai cobas per i sindacato di classe invita alla partecipazione degli operai e alle organizzazioni sindacali di base presenti alla Marcegaglia di Ravenna all’Assemblea Proletaria Anticapitalista che si terrà a Roma il 17 settembre, una assemblea in presenza per dare voce ed unire le lotte proletarie contro padroni e governi, per ricostruire la forza degli operai in fabbrica e nella società, per mettere al centro gli interessi operai. Dalla fabbrica ad una piattaforma di lotta proletaria sul piano nazionale costruita dalle lotte di operai, braccianti, donne lavoratrici, disoccupati, realtà che si battono contro le morti sul lavoro.

Lo vediamo chiaramente quanto questo sia necessario anche alla Marcegaglia. Nonostante crisi economica e Covid, lo scorso anno Marcegaglia ha realizzato il massimo dei profitti di tutta la sua storia imprenditoriale e questo cosa ha significato per gli operai? Un peggioramento delle condizioni di lavoro, un aggravamento che ha portato alla morte sul lavoro di un operaio dell’appalto e l’esposizione

al rischio-sicurezza quotidiana con i coils, con le pinze dal peso di qualche tonnellata che si schiantano dai carroponte e che, fortunatamente, non hanno ucciso nessun altro operaio. Su questo gli scioperi non sono bastati ed è necessario rilanciare una lotta che porti a nuovi rls e ad una postazione sanitaria/ispettiva fissa all’interno della fabbrica. Più profitti vuol dire anche più fascismo padronale, rafforzato dagli accordi con i confederali: è di ieri la sanzione ricevuta da 2 operai per la donazione del sangue, nonostante il preavviso e l’autorizzazione del capoturno, presa dalla direzione dello stabilimento di Ravenna che si fa scudo degli accordi sindacali per reprimere e sanzionare un diritto degli operai.

Con queste sanzioni i padroni intendono mandare chiari segnali di chi comanda in fabbrica anche per fronteggiare una nuova fase di possibili rivendicazioni dei i lavoratori in termini di aumenti salariali, di chiusure legate all’ aumento del costo materie prime (acciaio/gas/elettricità), di cassintegrazione, di emergenza-sicurezza che la guerra in corso non potrà che scatenare. Siamo dentro una guerra interimperialista dalle conseguenze devastanti per i lavoratori ed i popoli, il governo Draghi, con dietro i padroni, ci ha trascinato dentro per partecipare alla spartizione del mondo delle risorse e per l’espansione dei profitti del Capitale industriale e finanziario. Le scelte di guerra di padroni e governo e la crisi economica in cui si dibattono i padroni stanno portando all’estensione per gli operai della povertà, all’accentuazione dell’attacco ai salari che non bastano a fronteggiare il carovita e il carobollette, ad una maggiore intensità dei ritmi di lavoro, alle morti sul lavoro, alle delocalizzazioni, a spingere sempre più verso il fascismo padronale. Queste scelte di guerra che non hanno trovato la necessaria e giusta opposizione in Parlamento e nei sindacati confederali, tutti allineati e coperti al governo Draghi. Un’opposizione che gli operai hanno cominciato a fare da soli, e hanno cominciato a protestare, dalla grande manifestazione di Firenze organizzata dagli operai GKN, alle manifestazioni davanti alle basi militari, ai presidi ai porti per boicottare l’invio di armi, alla petizione portata alle fabbriche dallo Slai Cobas psc…... Ancora poco ma è su questa strada che bisogna andare avanti con il protagonismo degli operai in lotta.

Nessuno ci rappresenta e, pertanto è ora di rappresentarci da soli, con la nostra autonomia.

Il governo che verrà si occuperà di salvare i padroni ed il loro sistema, scaricherà i costi della crisi e della guerra sui lavoratori, attuerà programmi di austerità e di razionamento. Dai partiti in corsa alle elezioni non c’è alcun interesse alla condizione dei lavoratori e delle masse e noi dovremmo stare a guardare o disinteressarci?

No, dobbiamo rispondere con la nostra campagna elettorale, con il nostro programma di lotta da presentare a padroni e governo.

L’Assemblea che stiamo preparando a Roma è un passo importante e lanciamo l’appello alla massima partecipazione

ASSEMBLEA PROLETARIA

ANTICAPITALISTA 

Unire le lotte operaie e proletarie!

 Basta con i governi dei padroni! 

Roma 17 settembre ore 14,30

Metropoliz via Prenestina 913

info e adesioni:
assemproletariaanticapitalista@gmail.com
 

Per info e contatti a Ravenna:

Slai Cobas per il sindacato di classe-Ravenna

tel. 339/8911853

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