venerdì 16 luglio 2021

pc 16 luglio - Marcegaglia Padroni assassini!

MARCEGAGLIA: QUELLA DI BUJAR HYSA E’ UNA MORTE ANNUNCIATA!

PADRONI ASSASSINI!

ORA PORTIAMO FINO IN FONDO LA LOTTA PER LA SICUREZZA IN FABBRICA

Questa mattina un’operaio dell’appalto alla Marcegaglia di Ravenna, Bujar Hysa, dipendente della Cofari, è morto sul lavoro schiacciato da un coil. Una morte annunciata già dai troppi incidenti avvenuti in questa fabbrica, di cui uno mortale nel 2014. Evidentemente le sole denunce non sono bastate. Finalmente si è organizzata la lotta: uno sciopero di 4 ore per la sicurezza è stato indetto il 27 maggio dall’Usb dopo l’ennesimo incidente che solo per caso non ha fatto vittime e oggi, dopo l’omicidio sul lavoro di Bujar Hysa, gli scioperi immediati di tutti i sindacati di base che hanno costretto anche i confederali a proclamarlo e presidio dei lavoratori Sgb davanti ai cancelli.

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe si stringe al dolore della sua famiglia.

Domani saremo davanti ai cancelli per dire che questa lotta deve andare avanti, deve portare a

dei risultati concreti per la salute e la sicurezza degli operai in questa fabbrica come a livello nazionale. E qui si pone il problema della rappresentanza degli operai: dopo lo sciopero spontaneo di oggi l’azienda ha convocato solo i confederali e le rsu e gli rls, cioè chi non ha mai fatto nulla per la sicurezza degli operai ma che, anzi, sono parte del problema. Ma è una lotta che non può essere delegata né al sindaco, né alle istituzioni, né ai politicanti, né ad un fantomatico Osservatorio provinciale, come fa appello la Cub. C’è bisogno del controllo operaio sulla produzione. E’ l’organizzazione del lavoro dei padroni che impone l’intensificazione dei ritmi dello sfruttamento, sono i contratti a termine, è la precarietà e la ricattabilità degli operai che portano agli incidenti e alle morti operaie sul lavoro, sono le politiche del governo sostenute dai confederali, Cgil in primis, a colpire la condizione dei lavoratori, con lo sblocco dei licenziamenti, con la liberalizzazione totale degli appalti.

Dall'altro serve una lotta nazionale proprio perchè infortuni e morti sul lavoro sono il prodotto di un sistema di produzione basato sul profitto dei padroni, su un sistema di potere dove governi/parlamento/istituzioni/Tribunali/sindacati complici, garantisce l'impunità ai padroni assassini, con le leggi, tagli agli ispettori e sentenze che ammazzano una seconda volta gli operai e che negano la giustizia ai loro famigliari. La sola lotta aziendale e sindacale non basta, la soluzione è l'unità nella lotta e la ripresa del lavoro della Rete nazionale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per conquistare nuove leggi con pene pesanti per i crimini padronali, dare la precedenza ai processi degli operai morti sul lavoro, eliminare la prescrizione per i padroni assassini, un piano di assunzioni del personale ispettivo, presidi sanitari nelle fabbriche.

Slai Cobas per il sindacato di classe

Comitato promotore-Ravenna cell. 339/8911853

cobasra@gmail.com

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