giovedì 15 luglio 2021

pc 15 luglio - MIGRANTI BRACCIANTI - ANCHE IN PUGLIA/BASILICATA BASTA CHE LAVORANO SUPERSFRUTTATI...

 

(dal blog tarantocontro) 
Migliaia di migranti, come gli altri anni, vengono messi a lavorare come schiavi nelle campagne, nel Metapontino, Palazzo San Gervasio, in altre zone della Basilicata, del tarantino, braccia  e corpi da sfruttare per tante ore e a pochissimi soldi.

La sanatoria, come denunciammo subito, è stata una presa in giro. Tanti uomini e donne lavorano senza contratto, non hanno diritto a permessi di soggiorno, documenti.

Anche quest'anno da un lato non c'è per questi lavoratori una minima organizzazione di alloggi dignitosi con tutti i servizi necessari, di case, dall'altro Questure, polizia, forze dell'ordine si preparano a fare nuovi sgomberi in massa, provocando loro baraccopoli di fortuna disumani.

Basta che lavorino! Governo, prefetture, Regioni negano ai migranti anche la vaccinazione, come se è colpa dei migranti non avere tessera sanitaria, residenza; neanche questa emergenza ha portato ad un provvedimento di vaccinazione per tutti al di là se sono regolarizzati o meno. 
Stanno loro, governo, Regioni, Istituzioni locali, creando tanti focolai! L'importante è che le aziende agricole, le grandi aziende possano produrre e far arrivare i pomodori, la verdura, l'uva, ecc. sui nostri mercati con alto guadagno per i padroni; stanno loro rilanciando alla grande il caporalato.   

A Taranto, come in tante città, lavoratori immigrati, associazione, lo Slai cobas sc ha fatto già nei mesi scorsi presidi alle prefetture, aveva presentato precise richieste per dare una risposta a questa situazione, ponendo tra l'altro:

- permesso di soggiorno incondizionato per tutti non legato al contratto di lavoro
- vaccinazione per tutti, indipendentemente dal permesso di soggiorno, residenza, tessera sanitaria
- regolarizzazione vera e allargata, contro il lavoro nero e lo sfruttamento
- fine degli abusi e dei lunghi tempi di attesa nelle questure
- azzeramento dei costi dei permessi
- accesso alla residenza e ai servizi pubblici (a partire dalla sanità)
- accesso alla cittadinanza, anche per chi è nato/a in Italia
- abolizione di tutti i decreti sicurezza
- chiusura dei centri di detenzione (CPR) e fine dei rimpatri

Nulla! 

Ma non vi illudete! E' inevitabile la ribellione, la lotta. E non saranno soli!

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