mercoledì 14 luglio 2021

pc 14 luglio – Il ministro Orlando rincorre i padroni che licenziano, ma non sa che fare perché dice di non avere gli “strumenti”

"Chi opera in Italia deve rispettare le regole del nostro Paese” dice indignato (pensiamo che abbia fatto la faccia arrabbiata) Orlando, riferendosi ai padroni della GKN (e a quelli della Gianetti Ruote) che hanno licenziato 422 operai a Campi Bisenzio con una mail.

E quali “regole del nostro Paese” non avrebbero rispettato questi padroni?

Qualcuno penserà che Orlando si riferisca ai licenziamenti, e cioè che non si può chiudere una fabbrica perché non fa tutti quei profitti che i padroni si aspettano (e quindi pensano di “delocalizzare”, cioè di spostare la fabbrica laddove i salari degli operai sono più bassi e i profitti più alti), ma qui Orlando si “sbaglia”, perché le attuali “regole” (aggravate dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori) dicono che nel nostro Paese si può licenziare eccome, proprio il suo governo, insieme ai padroni e a Cgil-Cisl-Uil hanno ora sbloccato i licenziamenti e hanno pure fatto un accordo!

Ma questo in fondo in fondo Orlando lo sa perché aggiunge subito: “Noi abbiamo richiamato queste imprese a rispettare le procedure e ad un confronto con le parti sociali. Quindi non si licenzia per mail o per Whatsapp.”

In questo Paese oramai da anni, ma anche questo Orlando conosce, i padroni non rispettano alcuna procedura, e si licenzia quando si vuole per mail e anche senza mail!

Il ministro del lavoro Orlando si sta sempre più facendo conoscere per le sue battute che potremmo considerare umoristiche se non ci fossero di mezzo i posti di lavoro di migliaia di operai, lavoratrici… ma soprattutto conferma le sue abilità di mistificazione della realtà.

D’altronde lo aveva già detto in un’occasione precedente “la richiesta non è stata accolta” disse agli operai ex Ilva di Genova, dopo aver incontrato i padroni di ArcelorMittal.

Dobbiamo dire che in questa occasione Orlando aggiunge qualcosa di più rispetto a questo andazzo: "…c'è il tema su come si riesce a condizionare soggetti sovrannazionali spesso di natura finanziaria.” Dunque, siamo davanti a dei padroni internazionali e nientemeno Orlando vorrebbe condizionare i loro investimenti di capitale; cioè proprio i padroni del sistema sociale capitalista imperialista di cui Orlando è garante! Sarebbe una bella impresa, ma è un problema impossibile da risolvere per Orlando e compagnia borghese.

E, infatti, Orlando qua dice di non avere gli strumenti: “Un tema quindi che riguarda gli strumenti che abbiamo e che non abbiamo per condizionare i processi di delocalizzazione. Serve una risposta che va costruita in Italia ma anche in Ue".

E per chiudere, sempre con quella faccia un po’ funerea, aggiunge pure che in particolare i licenziamenti ci saranno nel settore auto: “Sarà uno dei settori che sarà colpito dall'impatto legato alla transizione ecologica. Dobbiamo darci degli strumenti per anticipare i processi".

La risposta a questi “temi” che cerca Orlando non c’è né in Italia, né nella Ue, né da nessuna parte, perché si tratta di cambiare il sistema stesso che così funziona… e gli “strumenti” di cui parla, e che possono risolvere una volta per tutte i problemi della classe operaia, e di tutta la società, sono quelli in mano ai “becchini” del capitale, appunto.

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Lavoro, Orlando: "Chi opera in Italia deve rispettare nostre regole"

13 luglio 2021 | 10.23

Il ministro: "Rispettare le procedure, confronto con le parti sociali. Non si licenzia per mail o per Whatsapp"

Fotogramma /Ipa

"Chi opera in Italia deve rispettare le regole del nostro Paese. Noi abbiamo richiamato queste imprese a rispettare le procedure e ad un confronto con le parti sociali. Quindi non si licenzia per mail o per Whatsapp". Ad affermarlo a 'RaiNews 24' è il ministro del Lavoro Andrea Orlando in merito ai casi di Gianetti ruote e Gkn

Poi, spiega il ministro, "c'è il tema su come si riesce a condizionare soggetti sovrannazionali spesso di natura finanziaria. Un tema quindi che riguarda gli strumenti che abbiamo e che non abbiamo per condizionare i processi di delocalizzazione. Serve una risposta che va costruita in Italia ma anche in Ue".

Infine, aggiunge Orlando, per queste due aziende bisogna guardare al contesto che è l'automotive "che ha bisogno di una sede apposta per essere governato. Sarà uno dei settori che sarà colpito dall'impatto legato alla transizione ecologica. Dobbiamo darci degli strumenti per anticipare i processi".

https://www.adnkronos.com/covid-spagna-contagi-in-salita-quasi-44mila-nelle-ultime-24-ore_4hpichvl5K3xwW60po6csM

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