domenica 11 luglio 2021

pc 11 luglio - Padroni e militari, Confindustria ed Esercito, firmano un accordo per la “formazione”…

La Confindustria italiana, capitanata da Bonomi, non si accontenta più di avere “tutti i partiti” con sé, né un governo Draghi che garantisce, meglio dei padroni stessi, alti profitti… no, adesso ha bisogno di qualche garanzia in più, sente il bisogno di “rinsaldare la cooperazione e l’interazione tra mondo civile e militare”.

Chiamare il mondo dei padroni, “mondo civile” è davvero troppo, visto che da sempre una bella fetta, e di tutte le taglie, finisce inquisita o direttamente in galera (purtroppo raramente) per i reati più diversi, ma questo linguaggio, come stiamo ripetendo, fa parte della loro instancabile propaganda quotidiana.

Il comunicato della Confindustria, che si può trovare nella pagina principale del loro sito, parla di un “Protocollo d’intesa, che avrà lo scopo principale di promuovere una più stretta collaborazione tra le parti.” per “l’orientamento e collocamento professionale dei militari congedati senza demerito, nell’attività di formazione funzionale all’acquisizione e all’aggiornamento di capacità specifiche, ad esempio cyber defence e rischio chimico e biologico, nella ricerca scientifica e nell’innovazione e sviluppo tecnologico.”

Quindi, una volta che “i giovani volontari … non trovano posto nell’ambito della Forza Armata e dopo aver servito il Paese [dei padroni, ndr] si riaffacciano nel mondo del lavoro con un considerevole bagaglio di esperienze e capacità professionali, oltre a un non comune senso etico e del dovere [sempre nei confronti del sistema borghese, ndr]” entra in campo la Confindustria e li forma!

Le intenzioni dell’esercito sono chiare secondo le parole entusiaste del generale Serino: “Tale sinergia, oltre ad avere un positivo ritorno di immagine per la Forza Armata…” e qui si capisce che le due organizzazioni, Padroni ed Esercito, si spalleggiano a vicenda per un “ritorno positivo di immagine”, insomma per rifarsi la faccia.

Anche in questo caso per Bonomi non può mancare, un vero e proprio chiodo fisso, “l’attuazione del PNRR”!, e Bonomi pensa forse che per applicarlo serve l’esercito?

In ogni caso siamo davanti ad uno “scambio di favori”: l’esercito ha qualche difficoltà nel reclutamento di “giovani volontari” e così ha la possibilità di promettere un lavoro… la Confindustria inserisce tra i suo ranghi fedeli servitori con un “considerevole bagaglio di esperienza” a “vantaggio del Sistema Paese”, sempre pronti… alla guerra contro le masse.

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CONFINDUSTRIA ED ESERCITO ITALIANO SIGLANO UN PROTOCOLLO D’INTESA

Al centro dell’accordo attività di formazione per i militari congedati

Roma, 7 luglio 2021 - Nell’ambito delle iniziative che mirano a rinsaldare la cooperazione e l’interazione tra mondo civile e militare, questo pomeriggio nella Biblioteca Centrale Militare di Palazzo Esercito, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, e il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, hanno siglato un Protocollo d’intesa, che avrà lo scopo principale di promuovere una più stretta collaborazione tra le parti.

Il Protocollo nasce dalla reciproca volontà di strutturare un accordo negli ambiti dell’orientamento e collocamento professionale dei militari congedati senza demerito, nell’attività di formazione funzionale all’acquisizione e all’aggiornamento di capacità specifiche, ad esempio cyber defence e rischio chimico e biologico, nella ricerca scientifica e nell’innovazione e sviluppo tecnologico.

Il Generale Serino, in occasione dell’evento, ha sottolineato: “Sono assolutamente convinto che la collaborazione tra l’Esercito e Confindustria non potrà che portare ottimi risultati. Tale sinergia, oltre ad avere un positivo ritorno di immagine per la Forza Armata, costituirà un’occasione unica per poter sfruttare le molteplici potenzialità offerte da Confindustria, la più grande organizzazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia”.

Il Presidente Bonomi ha affermato che “la formazione deve essere il tema centrale di tutte le politiche di crescita e delle sfide che abbiamo di fronte, a partire dall’attuazione del PNRR. Un impegno in cui è fondamentale la collaborazione tra pubblico e privato, di cui il Protocollo siglato oggi con l’Esercito rappresenta un esempio virtuoso, con le imprese, le Istituzioni e le Autorità che lavorano insieme per costruire il futuro del Paese. Serve puntare sulle politiche attive del lavoro, per aggiornare e implementare le competenze dei lavoratori affinché nel loro corso professionale siano sempre una risorsa preziosa sia per il mondo privato sia per quello pubblico. Le attività previste da questo accordo, rivolte all’orientamento e al collocamento dei militari congedati dell’Esercito, vanno proprio nella direzione indicata da Confindustria, che vede nell’occupabilità delle persone l’obiettivo da   perseguire”.

L’Esercito sostiene attivamente le iniziative promosse dal Segretariato Generale della Difesa/DNA volte a implementare la ricollocazione professionale dei giovani volontari che non trovano posto nell’ambito della Forza Armata e dopo aver servito il Paese si riaffacciano nel mondo del lavoro con un considerevole bagaglio di esperienze e capacità professionali, oltre a un non comune senso etico e del dovere.

Il coinvolgimento corale di tutti gli attori appartenenti al Comparto Difesa e al mondo dell’Industria rappresenta sempre di più un catalizzatore di capacità a vantaggio del Sistema Paese che, attraverso la condivisione di best practises, consente alle rispettive organizzazioni di crescere in termini di modernità ed efficienza.

https://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa

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