venerdì 16 luglio 2021

pc 16 luglio - Le Banche centrali con migliaia di miliardi continuano a finanziare l’economia imperialista in crisi “nonostante l’aumento dei prezzi” a cominciare dalla Fed americana


Breaking news: Fed Chair Jerome Powell: Temporary inflation doesn't need a monetary response - The Global Herald

L’ha detto chiaramente “Il chairman della Federal Reserve Jerome Powell, parlando al Congresso americano in occasione della testimonianza semestrale di politica monetaria” offrendo “ai mercati una ‘dottrina’ rassicurante: la Federal Reserve non ha oggi fretta di ritirare il suo ampio sostegno all’economia e continua a considerare le pur innegabili impennate dell’inflazione esacerbate da fattori transitori.”

L’“ampio sostegno” della Banca centrale americana, rassicurante per chi “gioca” sui mercati finanziari facendo profitti a palate, consiste “negli acquisti di bond per 120 miliardi di dollari al mese” che fa oltre 1000 miliardi all’anno da aggiungere alle migliaia di miliardi che il governo americano “inietta nell’economia” per favorire la “ripresa” che non arriva!

E lo ripete nel caso qualcuno non l’avesse capito “la Fed non intende ritirare i propri stimoli finché non ci sarà stato un pieno risanamento del mercato del lavoro … I ceti più colpiti hanno ancora molto terreno da recuperare”.

Negli Stati Uniti si sa, la “ripresa” viene misurata anche sul numero delle buste paga, sul numero di posti di lavoro “creati” ogni mese (anche se si tratta quasi sempre solo di ultra precari di ogni tipo) e le affermazioni di Powell confermano che nemmeno con la “ripresa post pandemia” crescono davvero i posti di lavoro! Tanto che “i ceti più colpiti”, in particolare milioni di lavoratrici e lavoratori, “hanno ancora molto terreno da recuperare”, e nel sistema capitalista imperialista quasi tutti quelli che vengono “espulsi dal mondo del lavoro” non vi rientrano più, altro che recupero!

Esattamente sulla stessa scia la Banca centrale europea: “un ritmo medio di 75 miliardi al mese” così “la Bce ha intanto ripreso in pieno il ritmo per quanto riguarda il programma pandemico Pepp [Pandemic emergency purchase programme – Programma di acquisto per l’emergenza pandemica, ndr]. La settimana scorsa sono stati acquistati titoli netti per 22,1 miliardi di euro, di nuovo in accelerazione rispetto ai 15,7 miliardi del periodo precedente

Insomma, tra le quotidiane notizie contrastanti e altalenanti sull’economia mondiale, una cosa resta ferma: la volontà dei capi di stato e dei responsabili delle banche centrali più importanti, Federal Reserve americana, Banca centrale europea, Banca centrale del Giappone, Cina…  di continuare a sostenere l’economia imperialista che è (ed era già prima) in profondissima crisi stampando denaro “fresco” da immettere sul mercato per oliarne i meccanismi oramai più che arrugginiti.

E tutto questo nonostante l’aumento dell’inflazione, cioè l’aumento dei prezzi (che viene scaricato sulle spalle delle masse popolari), che per la politica economica borghese doveva aggirarsi intorno al 2%, che adesso negli Stati Uniti si aggira intorno al 5% ma che Powell afferma dovuta a fattori transitori. Uno dei tanti “tabù”, questo, che è caduto insieme ad altri.

Tra milioni di milioni di lavoratrici e lavoratori di tutto il mondo che “perdono il lavoro” e questi miliardi di miliardi fatti piovere a pioggia dall’elicottero sui padroni della finanza e delle multinazionali, come le “banche Usa, con Citigroup, Wells Fargo e Bank of America, oltre ad American Airlines” e le banche di altri paesi imperialisti, che “colgono l’opportunità” di arricchirsi anche nelle situazioni più terribili, come questa della pandemia, l’unico vero tabù da far cadere è quello della forza di un sistema che è invece debole fin nelle sue più profonde fondamenta, è quello dell’immutabilità dello stato di cose esistente.

notizia tratta dal Sole24Ore del 9 luglio

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