venerdì 4 settembre 2020

pc 4 settembre - ELEZIONI REGIONALI - PUGLIA - UN COMUNICATO DELLO SLAI COBAS SC TARANTO

Costruire la posizione, l'azione, l'organizzazione autonoma degli operai e lavoratori rispetto alle elezioni regionali - Costruire il fronte unito per l'alternativa sociale e politica proletaria e popolare


Noi consideriamo Fitto, legato a Salvini e Meloni dopo essere stato il 'delfino' decaduto di Berlusconi, un miserabile politico trasformista al servizio permanente dei padroni e parassiti della nostra Regione e consideriamo una lurida accozzaglia di interessi oscuri, cacciatori di poltrone, fascisti, razzisti, corrotti, legati anch'essi a padroni e padroncini, quelli delle liste che lo sostengono. E' un’”alternativa” ad Emiliano peggiore del male.
Fitto, i lavoratori in lotta lo conoscono bene quando era presidente della Regione nel 2000, e la sua faccia schiaffeggiata ha ben conosciuto allora la rabbia dei lavoratori forestali...

I lavoratori nello stesso tempo non hanno molto da sperare dalla riconferma di Emiliano se non una continuità di quello che è già avvenuto in questi anni. E i
lavoratori possono giudicare sulla base delle loro condizioni di lavoro, salario, diritti, salute, servizi sociali se Emiliano e la sua Giunta hanno effettivamente risposto o no a queste esigenze.

Operai e lavoratori non devono farsi ingannare, nè diventare galoppini, sudditi di coloro che li opprimono e li sfruttano elettoralmente da sempre. I lavoratori anche in queste elezioni devono far sentire in tutte le forme le loro esigenze e bisogni, comprendendo che esse sono ottenibili solo con la lotta; e lavorare a dare corpo, forza alla ricostruzione di un’opposizione politica e sociale proletaria e popolare, a cui lo Slai cobas e tutte le realtà ad esso legate danno sempre il loro contributo di proposta e organizzazione. Serve sul territorio un fronte e un Patto d’azione tra tutti coloro che vogliono lottare e cambiare lo stato di cose esistente.

A ciò non è affatto sufficiente l’astensionismo. 
Occorre lavorare seriamente - anche in queste elezioni con il confronto e la discussione per un’alternativa politica e sociale, proletaria e popolare basata sui fatti e le lotte e non sulle parole in tempo di elezioni.

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