Tornano più odiosi che mai in
tutta la Sicilia gli incendi estivi causati dai “piromani” che per la maggior
parte sono malavitosi che vogliono innanzi tutto aree libere da sfruttare in
modo selvaggio per interessi di capitalisti delinquenti e senza scrupoli, o,
come riporta La Repubblica di Palermo di oggi, per “cancellare le tracce di
maxi truffe all’Unione europea, quelle sui fondi per rimboschimenti mai fatti.”
Un disastro che ha già mandato in
fumo 6.300 ettari! Ma guarda caso, per ingannare e sviare l’attenzione
dell’opinione pubblica, quasi sempre i sospetti si concentrano sui forestali o
sui fuori di testa! I lavoratori forestali, precari da una vita e di fatto
oramai quasi tutti anziani, non c’entrano proprio niente in questa faccenda, se
sono arrabbiati, lo sono giustamente perché i problemi che sono costretti a
tentare di risolvere, spesso senza risorse, sono impossibili! “Provate voi ad
andare nel pieno della linea del fuoco, con 40 gradi, spesso in zone impervie a
55-60 anni”, racconta un ex dirigente della Forestale a proposito dell’età
media dei forestali. E non si può dunque scaricare su altri le proprie
gravissime colpe! “… per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci
vorranno fino a 15 anni” aggiunge la Coldiretti.
Però anche qui, come su altri
problemi, dobbiamo assistere alla ipocrita “rabbia” e alla perfida
indignazione
di tanti politici e soprattutto di Musumeci, che serve solo a coprire le
proprie malefatte! Musumeci è presidente della Regione già da due anni, e uno
degli slogan della sua precedente campagna elettorale era proprio quello di una
grande riforma del settore! E invece? Niente! Adesso dice: “La regione non ha
armi per fronteggiare i criminali.” Non solo ma per rendere la cosa ancora più difficile
tira in ballo pure lo Stato: “Non può avere armi efficaci neanche lo Stato”
(Giornale di Sicilia di oggi). E perché mai non ci sarebbero “armi” per
combattere questo “fenomeno”? Certo, è così se parliamo dell’attuale Stato
borghese il cui unico interesse è quello di garantire i profitti, in qualsiasi
modo ai padroni e l’attuale stato di cose alla borghesia nel suo insieme!
Ma in realtà Musumeci in questa
occasione fa il “debole” mentre con i migranti, per esempio, fa l’uomo forte!
Come mai qui non fa una delle sue “ordinanze urgenti”?
Tutti comprendono che se ogni
anno si verificano gli incendi bisogna, è logico e semplice, prepararsi per
evitare questa enorme catastrofe innanzi tutto naturale e che mette in pericolo
tante vite umane, visto che incendi si sviluppano tutto attorno a tanti paesi
toccando qualche volta le case con la necessità di evacuare immediatamente
migliaia di persone! Ci vuole il personale adeguato in numero e formazione e ci
vogliono le tecnologie più moderne così come provvedimenti che comunque impedirebbero
a chiunque di usare in qualsiasi modo i territori bruciati negli anni a venire.
Ma come abbiamo detto, quali
piani reali ha messo in campo la Regione per evitare questo disastro? Niente!
Eppure i soldi che girano attorno
a questo “settore” sono tanti, “3 milioni l’anno per l’affitto degli elicotteri
antincendio” e poi “200 milioni di euro all'anno” per i
20.000 forestali” ma gli addetti alla vigilanza e all’antincendio sono
pochissimi!
Certo, adesso che è cominciata la
nuova lunga campagna elettorale per le prossime elezioni per la presidenza
della Regione, carica cui Musumeci tiene tanto, spenderà qualche parola in più,
ma già adesso quello che dice fa capire come tutto resterà esattamente com’è!
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