RIAPRONO
LE FABBRICHE, I PADRONI FANNO SCIACALLAGGIO DELLA CIG COVID 19 MA
GLI OPERAI CHE CHIEDONO CONTO PER LA MANCANZA DI CONTROLLI TROVANO
TUTTO SBARRATO
NO
ALLA ‘FASE 2’ DI PADRONI E GOVERNO, LAVORO E REPRESSIONE
– OPPONIAMO
IL PATTO DI AZIONE
Venerdì
una delegazione di operai di MASCHIO NS, si è presentata
direttamente agli uffici dI ITL Milano per chiedere contro della
mancanza di risposte e di controlli nonostante le numerose
segnalazioni dettagliate relative all’abuso della Cig Covid 19 in
azienda.
ITL
Milano è chiusa. Non solo al pubblico, ma con le tante aziende
aperte e ‘ufficialmente’ ora tutte al lavoro, NON CI SONO
DISPOSIZIONI GOVERNATIVE PER LA RIAPERTURA DEI SERVIZI ISPETTIVI.
SERVIZI DI VIGILANZA SOSPESI DURANTE ‘LA PANDEMIA’ NONOSTANTE LE
TANTISSIME FABBRICHE AL LAVORO, SERVIZI ANCORA CHIUSI A RIPRESA
AVVENUTA.
Da
mesi gli operai sono in lotta per dire basta ad un appalto fittizio,
rivendicare un miglioramento generale delle condizioni di lavoro e
salariale. Sono in lotta contro un padrone fascista che per anni ha
instaurato un clima di terrore in fabbrica, sia Grezzago che
nell’impianto di Erkelenz, fondato sul precario rapporto di lavoro
dell’appalto. Molti sono gli operai cacciati dalla fabbrica nel
corso degli anni ‘vai via non servi più...’ molte sono le
denunce individuali anche ‘risolte’ con conciliazioni tombali,
intanto gli operai venivano obbligati a saltare da una macchina
all’altra, a fare i propri bisogni dietro la macchina o all’esterno
del capannone perché ‘non cera tempo per andare in bagno...’
Da
un anno gli operai stanno lottando organizzati, con scioperi denunce
ad Ats e Itl e un ricorso contro l’appalto illegittimo.
Sono
state introdotte le pause prima vietate, messe in sicurezza alcune
macchine e le strutture… ma l’emergenza virus ha cambiato le
condizioni della lotta.
Alla
bella manifestazione del 22 febbraio è seguito l’abuso della Cig
da parte dell’azienda, con gli operai dell’appalto lasciati a
zero ore e sostituiti sugli impianti rimasti in funzione da
dipendenti vari della committente, carrellisti impiegati autisti...
L’accordo
di cassa integrazione non è mai stato presentato a Slai Cobas sc,
nonostante le numerose richieste dei lavoratori (tutti iscritti) ma
solo a Cgil Cisl Uil non presenti in azienda, ed è stato
‘secretato’.
Grazie
a ciò le aziende abusano della cassa integrazione, senza controlli,
per mettere gli operai in difficoltà, come avvoltoi che sguazzano
nella pandemia.
Le
intenzioni dei padroni ancora una volta sono da manuale: vogliono
portare alla fame i lavoratori e le loro famiglie, per imporre una
conciliazione tombale con sindacati compiacenti che spazzi
rivendicazioni sindacali e ricorsi legali.
.
Tra
queste difficoltà la lotta non si è spenta e riprende.
Assemblee,
manifestazioni e scioperi, contro
la fase 2 dei padroni: lavoro
senza diritti e repressione
Mobilitarsi
è una necessità vitale per gli operai di Maschio NS,
E’
UNA NECESSITÀ PER TUTTI GLI OPERAI.
MERCOLEDÌ
ORE 16 ASSEMBLEA IN FABBRICA
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