mercoledì 17 aprile 2019

pc 17 aprile - Torino 17 aprile 1975: TONINO MICCICHE'. Operaio comunista e avanguardia delle lotte proletarie

Il 17 aprile di 44 anni fa Tonino Miccichè, operaio Fiat, militante di Lotta Continua e fra gli animatori delle occupazioni delle case popolari nel quartiere della Falchera a Torino, veniva ucciso da una guardia giurata iscritta al sindacato fascista CISNAL (oggi UGL). 
Lo stesso giorno veniva ucciso a Milano Giannino Zibecchi, insegnante e membro del Comitato Antifascista, schiacciato da una camionetta della polizia durante gli scontri seguiti alla manifestazione indetta per protestare contro l'uccisione, il 16 aprile, di Claudio Varalli da parte di un membro del gruppo neofascista Avanguardia Nazionale.
17 aprile 1975. Per non dimenticare Tonino Miccichè.
Il 17 aprile [1975] sera la guardia giurata Paolo Fiocco, assegnatario alla Falchera (Torino), ha freddato con un colpo di pistola Tonino Miccichè, esponente del Comitato casa di Lotta Continua, mentre con alcune decine di occupanti del quartiere cercava di far sgombrare un box che il Fiocco voleva tenere in più per se stesso. Il Fiocco aveva da tempo sotto mira Miccichè e non aspettava che il momento giusto per liquidarlo. L’assassinio di Miccichè è la liquidazione di un elemento proletario combattivo e conseguente che dava fastidio alla parassitaria proprietà edilizia (palazzinari) e al corpo dei “cittadini dell’ordine” di cui l’assassino era guardia giurata. L’uccisione non può essere considerata il frutto di un banale ma tragico litigio personale; è invece il risultato di una premeditazione politica della quale l’infame Fiocco è stato solamente la mano.
 Non deve sfuggire la gravità dell’assassinio; essa testimonia che i nemici della classe operaia e del proletariato sono pronti a qualunque misfatto. Ed è stupido e inconseguente dire che è solamente un “assassinio fascista” come se i cosiddetti democratici putrefatti non fossero capaci di fare di peggio (vedi la Repubblica autoritaria attuale del manganello).
 Tonino Miccichè aveva 23 anni, era stato operaio alla FIAT da cui era stato licenziato per rappresaglia dopo essere stato arrestato alcuni anni fa per aver partecipato a una manifestazione/dimostrazione contro la sede del MSI torinese. Tributiamo sentitamente l’onore comunista che si merita, a questo coraggioso combattente stroncato da una vile mano assassina e e ricordiamo a tutto il proletariato e alle sue avanguardie che i propri morti si vendicano! E se non è oggi sarà domani!
Un estremo saluto a pugno chiuso a Tonino; nulla deve rimanere impunito!


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