martedì 16 aprile 2019

pc 16 aprile - Massimo sostegno alle manifestazioni dal basso antifasciste antirazziste del 25 aprile - Napoli

25 APRILE: CONTRO L'ODIO E LE DISCRIMINAZIONI, COSTRUIAMO RESISTENZA E SOLIDARIETÀ!

Ci vediamo il 25 Aprile a Piazza Principe Umberto (adiacente Piazza Garibaldi):

- Ore 16: Assemblea plenaria del Movimento Migranti e Rifugiati di Napoli aperta a tutto il quartiere
- Ore 19: Musica e convivialità - per un 25 Aprile resistente e solidale

Nel giorno della liberazione dal nazi-fascismo, il Movimento Migranti e Rifugiati di Napoli chiama ad un'assemblea e una festa in un quartiere nevralgico della nostra città: il Vasto. Da anni ormai questo pezzo di città vive ai margini dei servizi e sotto il controllo della camorra e delle speculazioni dei grandi imprenditori. Vecchi e nuovi abitanti vivono di fatto sotto un regime di coprifuoco: agli abitanti dei centri di accoglienza la Prefettura non garantisce una vera accoglienza, gli abitanti vecchi e nuovi sono ostaggio della criminalità organizzata. I politici di turno, nelle loro passerelle elettorali,
promettono cambiamenti, ma in effetti producono divisioni tra chi subisce quotidianamente le conseguenze di un territorio abbandonato dalle istituzioni. All'odio tra i poveri prodotto dei potenti opponiamo la solidarietà tra gli sfruttati.

La nuova legge sicurezza (detta anche legge Salvini) alimenta questa politica di dividere per meglio regnare, limitando i diritti di chi sta alla ricerca di un minimo di dignità nella propria vita. L'abolizione dello status umanitario non permette in nessun modo di frenare gli arrivi di migranti sul territorio italiano, ma precarizza e criminalizza il soggetto migrante e in questo modo lo espone ancora di più allo spietato sfruttamento di chi lucra sulle spalle dei marginalizzati. E così anche i tagli dei finanziamenti delle strutture d'accoglienza di migranti rappresenta solo una misura di smantellamento dei servizi pubblici che da decenni ormai sta distruggendo anche il sistema scolastico e sanitario mettendo in difficoltà intere famiglie, italiane e migranti.

A questa guerra sociale condotta dall'alto contro di noi si aggiunge una guerra militare che - benché lontana da noi - ci riguarda. Infatti proprio in questi giorni sta esplodendo una nuova guerra in Libia, paese di passaggio di migliaia e migliaia di persone in cerca di protezione e sicurezza. L'ONU tenta di mediare tra le due parti che si contendono il potere, ma nel frattempo la compagnia petrolifera italiana ENI - la cui presenza in Libia dimostra i veri interessi economici dell'Italia in quell'area - evacua il suo personale e l'organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere segnala che tantissime persone sono intrappolati nelle zone di combattimento, compresi migliaia di rifugiati dei paesi limitrofi. Ma alcuni giorni prima, Salvini continuava ad affermare che "la Libia è un porto sicuro"...Per salvare la vita di queste persone in fuga dalla Libia, la comunità europea e in prima linea l'Italia devono garantire canali di fuga sicuri, porti aperti e la protezione internazionale. Oggi più che mai dire no alla guerra significa difendere i diritti di tutti noi.

Sei mesi fa il in quanto Movimento Migranti e Rifugiati di Napoli e intera comunità Ex OPG Occupato - Je so' pazzo siamo intervenuti nel quartiere con una giornata di riqualificazione della piazza Principe Umberto e con uno spettacolo teatrale popolare all'aperto. E anche questo 25 Aprile deve essere all'insegna della creazione di una comunità degli sfruttati: Il nostro decoro è la solidarietà, insieme e dal basso vogliamo costruire un quartiere pulito, vivibile, libero dalla criminalità, un quartiere che accoglie e non che si arrende all’indifferenza e all’odio, un quartiere dove gli abitanti non siano condannati dalla marginalizzazione e dalla povertà. Divisi siamo niente, uniti siamo tutto!

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