mercoledì 13 febbraio 2019

pc 13 febbraio - India: Iniziative del Partito Comunista dell’India durante lo Sciopero Totale all’interno della settimana di lotta dal 25 al 31 gennaio


Riportiamo alcune delle iniziative del Partito comunista dell’India (maoista), già apparse sulla stampa borghese online, messe in atto in occasione della settimana di protesta contro la reazionaria operazione "Samadhan" dal 25 al 31 gennaio. Questa "Operazione Samadhan" è diretta contro il partito comunista e il movimento rivoluzionario. Nella settimana di protesta i maoisti hanno fatto un appello allo sciopero totale, “Bharat Bandh”, da tenersi giovedì 31.

Perciò i funzionari reazionari dello Stato fascista indù e la polizia hanno richiesto misure speciali di sicurezza in diversi distretti. Hanno “messo in sicurezza” le dighe più importanti, ponti, stazioni ferroviarie, cinema, luoghi molto frequentati e altri luoghi pubblici. "Come misure precauzionali, la polizia ha fornito forze pesanti a Kaaleswaram Mahadevapur, Palimela, Kannayigudem, Vaajedu,
Venkatapuram, Eturunaagaram, Mangapet e Tadvai nel distretto di Jayashanker Bhupalpally", hanno detto alti funzionari della polizia. "Abbiamo fornito forze addizionali tra cui personale paramilitare nel prestigioso progetto Kaaleswaram basato su informazioni di intelligence sulle possibili minacce dei quadri del partito maoista." Le squadre di Greyhound [forze paramilitari] e le forze speciali di polizia hanno intensificato le operazioni di combattimento in più di sei distretti colpiti da maoisti.

In Odisha durante il Bharat Bandh i rivoluzionari hanno bloccato le strade in alcuni punti tagliando gli alberi. Hanno messo manifesti e volantini per chiamare il popolo a sostenere il bandh. In altri luoghi hanno bloccato le strade e hanno anche appeso poster nei villaggi. In tre distretti del sud Odisha sono state svolte attività della settimana di protesta. Nei distretti di Phulbani / Malkangiri e Kalahandi un Bharat Bandh di 12 ore ha interrotto tutte le attività. Erano stati affissi cartelli che si oppongono all'operazione Green Hunt.

All'inizio della settimana di protesta, il 25 gennaio, i rivoluzionari hanno tenuto diversi incontri con gli abitanti dei villaggi nei distretti di Odisha, Chhattisgarh, Andhra Pradesh e Jharkhand.
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Quadri del PCI maoista incendiano pullman nel distretto di Malkangiri durante la settimana di protesta
30 gennaio 2019

MALKANGIRI: I maoisti hanno dato alle fiamme un autobus nel distretto di Malkangiri nel quarto giorno della loro "settimana di protesta", lunedì scorso. Nessun passeggero è rimasto ferito nell'incendio. L'incidente è avvenuto al mattino vicino a Mundaguda vicino al posto di polizia di Mathili. Circa 20 o 25 maoisti armati hanno fermato l'autobus diretto a Motaru e proveniente da Kamarpalli. C'erano 15 passeggeri sul bus. I maoisti hanno chiesto loro di scendere e poi hanno scaricato il gasolio dal serbatoio del carburante.
Hanno versato il diesel sul veicolo e l'hanno incendiato. Mentre i passeggeri sono stati invitati ad andare via, gli estremisti hanno aggredito il conducente del veicolo, e il suo aiuto, per aver sfidato la loro direttiva di non guidare autobus durante la "Settimana di protesta" dal 25 al 31 gennaio. Hanno portato via i telefoni cellulari dei due prima di lasciare il posto. SP, Jagmohan Meena ha detto gli autori di questa iniziativa sono quelli della Divisione Darva del PCI (Maoista) che opera da Sukma nel Chhattisgarh a Mathili nel distretto di Malkangiri e Boipariguda nel distretto di Koraput. I militari di BSF [truppe di confine] e DVF [truppe di volontari di distretto] hanno intensificato le operazioni nell'area per catturare gli estremisti coinvolti nell'incidente. Nel frattempo, il gruppo ha attaccato poster nel villaggio di Mahupadar accanto al posto di polizia di Mathili in cui si chiede il ritiro di BSF dal distretto.
La "Settimana di protesta" è stata osservata contro SAMADHAN, che è la nuova strategia del Ministero degli interni dell'Unione per affrontare la minaccia maoista. Lunedì i ribelli hanno organizzato la loro seconda "Praja Meli" (riunione pubblica) nella foresta vicino al villaggio di Ralegada al confine con Andhra Pradesh e Odisha. Nel rigettare la “dottrina” SAMADHAN, il leader maoista Ramana aveva criticato aspramente lo Stato Centrale e i governi degli stati federali per i loro tentativi di sopprimere il movimento popolare. Prima di questo, venerdì scorso, i maoisti avevano inaugurato il monumento ai martiri a Ralegada.
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Alta allerta della polizia nel Giorno dei Maoisti
Prendendo atto dell’impressionante numero di simpatizzanti maoisti che si sarebbero riuniti per osservare il “Naxal Day” (Giorno dei Maoisti), mercoledì, in memoria del leader maoista assassinato, Saketh Rajan, morto a Chikkamagaluru la notte del 5 febbraio 2005, la polizia ha deciso di rafforzare la sicurezza in tutto il distretto.
Rajan è stata assassinato a colpi di arma da fuoco in uno scontro portato avanti dalla Forza Anti Naxalita nel villaggio di Menasinahadya a Chikkamagaluru nel 2005.
La polizia ha dichiarato lo stato di “alto allarme” a Chikkamagaluru dal martedì notte fino a giovedì per monitorare il movimento dei sostenitori di Rajan nella regione.
Rajan era uno dei più importanti leader maoisti dello Stato. Uomo istruito, che era stato profondamente influenzato dai lavori di Lenin e Marx, Rajan era attivo a Kudremukha, Shringeri e altre aree vicine nella regione di Malnad.
Dopo l’uccisione, nello scontro in cui è morto anche il compagno Shivalingu, i maoisti hanno risposto attaccando i poliziotti a Pavagada nel distretto di Tumakuru, un attacco finito con la morte di un poliziotto.

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