venerdì 1 febbraio 2019

pc 1 febbraio - Genova - Cento docenti in campo in difesa dei centri sociali: “Fanno crescere la cultura”

Accademici con Buridda e Aut Aut dopo gli attacchi della Lega: "In quegli spazi si fa creatività congiunta, i giovani riscoprono la convivenza anzichè stare a casa davanti a un computer" 

Per spiegare come mai un centinaio di accademici si siano schierati in difesa del Buridda e dell’Aut Aut, i centri sociali che occupano spazi dell’Università di Genova, basta partire dalla conferenza in programma l’11 febbraio: Trump e i socialisti. Cartoline dall’America contemporanea.L’appuntamento è alle 18 nell’Aut Aut di via delle Fontane. "Interverranno il professor Ferdinando Fasce, uno dei più grandi americanisti italiani, e Doug Harper, sociologo della Duquesne University" , spiega il professor Luca Queirolo Palmas, che insegna a Scienze della formazione ed è tra i promotori della raccolta firme a favore dei due centri sociali. «Offrono cultura
d’alto livello. Sono cruciali per le attività didattiche al di fuori degli orari di lezione».

È ancora una volta terreno di scontro il futuro dei centri sociali genovesi, finiti nel mirino della Lega già ai tempi della campagna elettorale che ha reso Marco Bucci sindaco. Dopo le promesse di sgombero dei centri che occupano immobili del Comune da parte dell’assessore alla sicurezza Stefano Garassino — e dopo la campagna in corso sui social per aiutare quello che appare il primo della lista da eliminare, lo Zapata — ecco un nuovo capitolo della vicenda: la lettera da parte degli intellettuali dell’ateneo. L’iniziativa ha iniziato a prendere forma prima di Natale quando l’Università è stata accusata dal gruppo regionale della Lega di "alimentare la tolleranza per l’illegalità" e dare  "un cattivo esempio ai giovani" . In quell’occasione la Lega si riferiva a due centri sociali in particolare: l’Aut Aut 357, dal gennaio 2009 in spazi dismessi dell’Università in via delle Fontane; il Buridda di corso Montegrappa, che ha casa nell’ex Magistero da quando, nel 2014, è arrivato lo sgombero dall’ex sede di via Bertani.
L’intervento leghista ha subito incontrato il disappunto di alcuni docenti e ricercatori che regolarmente collaborano con questi centri sociali. Da qui il documento con la raccolta firme. "Troviamo curioso, e inappropriato, che un partito politico pretenda dare indicazioni all’Ateneo su come disporre dei propri spazi", si legge nel documento pubblicato sul sito del Laboratorio di sociologia visuale, un gruppo di lavoro formato da sociologi, studiosi e artisti. Nella lista delle firme ci sono docenti, ricercatori, dottorandi, assegnisti e impiegati delle varie discipline: ingegneria, medicina, scienze sociali, lettere, lingue, giurisprudenza. Non mancano nomi di rilievo del mondo accademico, su tutti lo storico Antonio Gibelli e la sociologa Luisa Stagi. Nel documento i centri sociali sono definiti «importanti fucine di sapere, cultura democratica, dibattito critico » , e nel citare i tanti appuntamenti che coinvolgono intellettuali italiani e stranieri, la lista dei temi trattati è lunga: progetti di ricerca e sperimentazione sugli spazi urbani; tecnologia, informatica, studi visuali; teatro, poesia, didattica partecipata. E così può capitare che l’Aut Aut ospiti Pinar Selek, scrittrice e femminista turca in esilio in Francia; oppure il Buridda diventi teatro dell’Hackmeeting, un evento nazionale itinerante dedicato all’uso consapevole della tecnologia.
"Questi spazi sono una valvola di sfogo che aiutano la crescita della città", assicura uno dei firmatari, Dario Arkel, docente a contratto di Pedagogia sociale a Giurisprudenza e responsabile dell’Ufficio Garante Infanzia della Regione Liguria. «L’Università si occupa dei giovani con l’apprendimento: penso debba riconoscere anche che esiste un apprendimento esterno organizzato dai ragazzi stessi. La cultura non è solo cantautori e poesia, bisogna dare spazio anche ai soggetti che non sono del tutto “conformi”. Nei centri sociali si fa creatività congiunta con giovani che riscoprono la convivenza anziché stare a casa davanti al computer".
Nella lettera i firmatari si rivolgono direttamente ai vertici dell’Università di Genova. L’invito è « favorire, anche per il futuro, l’accompagnamento di nuove esperienze figlie dell’autogestione studentesca e, più in generale, della libera iniziativa culturale della comunità accademica genovese».Ecco il testo integrale:
Apprendiamo dai mezzi di comunicazione cittadini a fine dicembre 2018 di una nota diramata dal gruppo regionale della Lega in cui si invita il Rettore a tollerare più quanto accade” in riferimento alle importanti esperienze di autogestione, ospitate da diversi anni presso locali di proprietà dell’Ateneo che giacevano in stato di abbandono e inutilizzo “restaurare l’ordine delle cose senza prima di ritrovare nuova vita grazie all’iniziativa di studenti e movimenti sociali giovanili.
Troviamo curioso, e inappropriato, che un partito politico pretenda dare indicazioni all’Ateneo su come disporre dei propri spazi. Vorremmo invece consigliare ai dirigenti di tale organizzazione e, in particolare, al Ministro leghista Bussetti di occuparsi di come rilanciare l’Università e la ricerca pubblica mettendo fine al cronico sotto-finanziamento imposto dai governi di ogni colore negli ultimi dieci anni, invertendo la precarizzazione del lavoro di ricerca e amministrativo attraverso un piano straordinario di reclutamento, garantendo per tutti i giovani la possibilità di accedere agli studi di terzo grado senza che il reddito familiare sia un fattore ostativo.
Pensiamo inoltre, in relazione alla vicenda all’origine del caso, che chi governa debba assumere come orizzonte, evitando vittimismi di comodo, la normalità del dissenso pacifico, della critica e della contestazione come parte integrante di un gioco democratico che non può certo essere ridotto alle aule parlamentari.
Come docenti, ricercatori e personale dell’Università di Genova, possiamo testimoniare che da sempre il Laboratorio Sociale Buridda e lo spazio Aut Aut 357 costituiscono importanti fucine di sapere, cultura democratica, dibattito critico e che in ragione di ciò sono state attraversate da migliaia di persone facenti parte della comunità accademica e non solo.
Come docenti e ricercatori dell’Università di Genova, abbiamo utilizzato ripetutamente questi spazi per iniziative serali aperte anche ai nostri studenti, laboratori di inchiesta con il quartiere, conferenze e seminari con intellettuali e accademici da tutto il mondo.
Numerosi progetti di ricerca e sperimentazione – sugli spazi urbani, sulle culture tecnologiche e l’informatica, sugli studi visuali e sui femminismi, sul teatro e sulla poesia, sulla didattica partecipata, solo per citarne alcuni – hanno trovato casa in questi luoghi e si sono arricchiti dal permanente confronto con culture giovanili legate alla creatività artistica, al fare concreto degli attori sociali, alla produzione di socialità e cultura. In ragione di ciò vogliamo confermare l’utilità intellettuale e l’importanza culturale di queste presenze per la città e per il dibattito democratico, invitando gli organi di governo dell’Ateneo a favorire, anche per il futuro, l’accompagnamento di nuove esperienze figlie dell’autogestione studentesca e, più in generale, della libera iniziativa culturale della comunità accademica genovese.

Primi firmatari
per aderire inviare una mail a: laboratoriosociologiavisuale@gmail.com
1. Emanuela Abbatecola, Dipartimento di Scienze della Formazione
2. Livio Amigoni, Dottorato in Scienze sociali
3. Jacopo Anderlini, Dottorato in Scienze Sociali
4. Luca Andrighetto, Dipartimento di Scienze della Formazione
5. Dario Arkel, Dipartimento di Giurisprudenza
6. Andrea Balduzzi, docente in pensione
7. Chiara Bastianoni, Dottorato in Scienze sociali
8. Sebastiano Benasso, Dipartimento di Scienze della Formazione
9. Mario Andrea Bergamasco, TABS, Dipartimento di Scienze della Formazione
10. Marco Berisso, Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo
11. Stefano Boero, TABS, RSU RLS Università di Genova
12. Orlando Bologna, TABS, Area Risorse e Bilancio
13. Guido Borghi, Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia, Geografia
14. Fabrizio Bracco, Dipartimento di Scienze della Formazione
15. Massimo Cannarella, TABS, Dipartimento di Scienze della Formazione
16. Fabio Caffarena, Dipartimento di Scienze della Formazione
17. Cecilia Capozzi, Dottorato in Scienze sociali
18. Serena Caroselli, Dottorato in scienze sociali
19. Simonetta Cartaregia, TABS, Servizio Informazione Istituzionale
20. Luana Castellani, Dottorato in Scienze sociali,
21. Ilaria Coppola, Dottorato in Scienze sociali
22. Giuseppe Ciaccio, Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi
23. Stefania Consigliere, Dipartimento di Scienze della Formazione
24. Piero Conti, pensionato Università di Genova
25. Federico Croci, ALSP, Dipartimento di Scienze della Formazione
26. Roberta De Tullio, Dipartimento di Medicina Sperimentale
27. Candida Demuro, TABS, Area Risorse e Bilancio
28. Isabel Fanlo Cortes, Dipartimento di Giurisprudenza
29. Davide Filippi, Dottorato in Scienze Sociali
30. Enrico Fravega, Assegnista di ricerca, Dipartimento di Scienze della Formazione
31. Niccolò Fuccaro, Dottorando in Diritto
32. Anna Rosa Galli, TABS, Area Legale Generale
33. Bianca Maria Giannattasio, Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia.
34. Antonio Gibelli, Università di Genova
35. Luca Giliberti, Dottorato in Scienze sociali
36. Irene Guerrini, TABS, Biblioteca di Scienze Sociali
37. Luca Guzzetti, Dipartimento di Scienze della Formazione
38. Francesca Lagomarsino, Dipartimento di Scienze della Formazione
39. Chiara Lanini, Dottorato in scienze sociali
40. Ana Lourdes de Hériz, Dipartimento di Lingue e Culture Moderne
41. Stefano Luconi, Dipartimento di Scienze della Formazione
42. Andrej Kristan, Dipartimento di Giurisprudenza
43. Emanuela Mangiarotti, Dottorato in Scienze sociali
44. Andrea Maragliano, Dottorato in scienze sociali
45. Matteo Marsano, TABS, Dipartimento di Scienze della Formazione
46.
47.
48. Graziella Marturano, Dottorato in Scienze sociali
49. Marta Menghi, Dottorato in Scienze sociali
50. Laura Migliorini, Dipartimento di Scienze della Formazione
51. Augusta Molinari, Dipartimento di Scienze della Formazione
52. Mara Morelli, Dipartimento di Scienze della Formazione
53. Simona Morando, Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo
54. Sergio Morra, Dipartimento di Scienze della Formazione
55. Cecilia Pace, Dipartimento di Scienze della Formazione
56. Marta Panighel, Dottorato in Scienze Sociali
57. Gabriella Petti, Dipartimento di Scienze della Formazione
58. Mariella Popolla, Dottore in Scienze sociali
Viviana Mascardi, Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi
Enrico Massa, docente in pensione
59. Alessandro Pozzi, Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi
60. Paola Pugliese, TABS, Settore Placement e Orientamento al lavoro
61. Luca Queirolo Palmas, Dipartimento di Scienze della Formazione
62. Claudio La Rocca, Dipartimento di Scienze della Formazione
63. Marina Rui, Dipartimento di Medicina Sperimentale
64. Laura Santini, Dipartimento di Lingue e Culture Moderne
65. Andrea Sbarbaro, TABS, Area apprendimento permanente e orientamento
66. Laura Scudieri, Dipartimento di Scienze della Formazione
67. Guido Seu, Dipartimento di Neuroscienze, riabilitazione, oftalmologia, genetica e scienze
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68. Valentina Sorci, TABS, Area direzionale, Servizio Comunicazione e Relazioni Esterne 69. Silvia Stefani, Dottore in Scienze sociali
70. Carlo Stiaccini, Assegnista di ricerca, Dipartimento di Scienze della Formazione
71. Francesco Surdich, docente in pensione
72. Luisa Stagi, Dipartimento di Scienze della Formazione
73. Matteo Stringa, Centro Dati, informatica e telematica di Ateno.
74. Laura Testoni, TABS, Biblioteca di Scienze Sociali
75. Andrea Traverso, TABS, Dipartimento di Medicina Sperimentale
76. Federico Rahola, Dipartimento di Scienze della Formazione
77. Anne Serrano, Dipartimento di Lingue e Culture Moderna
78. Luisa Villa, Dipartimento di Lingue e Culture Moderne
79. Elisabetta Villari, Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo
Le adesioni vanno inviate a laboratoriosociologiavisuale@gmail.com



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