giovedì 29 marzo 2018

pc 29 marzo - I Servizi segreti dell'imperialismo italiano incontrano il capo dei Servizi segreti del reazionario regime di Assad - editoriale

L’incontro tra i servizi italiani, regia Minniti, e l’uomo forte dell’intelligence del regime di Assad, avvenuto per così dire in gran segreto nei giorni scorsi, mette in luce alcune questioni che vale la pena rilevare.
In Medio Oriente sappiamo esserci da tempo un’aggressione imperialista nei confronti della Siria, guidata dagli Usa e che vede i suoi alleati protagonisti - questo lo abbiamo sempre denunciato; altra cosa è dipingere il regime reazionario, dittatoriale di Assad come un regime progressista e che lotta contro l’imperialismo.
Assad da sempre è espressione della borghesia compradora siriana divenuta pedina dell’imperialismo russo e parte dello schieramento che si disputa tutta l’area per conto dell’imperialismo e con un ruolo
di oppressore dei popoli.
L’Italia è parte di questo “gioco” e cura dentro l’allineamento all’imperialismo Usa i suoi interessi particolari soprattutto economici che hanno nell’area e che sono in parte legati ai rapporti economici realizzati in questi anni con l’imperialismo russo di Putin.
Ma questo incontro mette anche in luce come in Europa ogni imperialismo si muove per conto suo e, pur essendoci evidentemente interessi comuni tra i governo imperialisti europei, sono interessi comuni in cui ognuno fa i propri e sono disciplinati secondo la logica dei rapporti di forza, che è tutt’altra cosa di quello che vanno sostenendo Eurostop e soci, che dipingono di rosa e subordinati gli interessi imperialisti italiani, di fronte ai cattivi di turno, l’imperialismo tedesco e le istituzioni che come è logico sono influenzati dagli interessi dell’imperialismo maggiore.

Questo viene particolarmente in luce anche attraverso questo incontro. Chi ha reso pubblico e per così dire “sputtanato” l’incontro sono stati i francesi che utilizzando le fonti a loro asservite in Libano e il compiacente articolo su Le Monde ha reso pubblico quello che doveva restare segreto.
Ma è interessante anche, una volta colti con le mani nel sacco, la giustificazione data dal governo italiano, per bocca delle cosiddette “fonti vicine ai servizi di sicurezza e al Ministro degli Interni, Minniti.
Che dicono: dov’è lo scandalo di questo incontro? “Mamlouk ha incontrato più volte i dirigenti della Cia per coordinare insieme la lotta all’Isis, dentro la cui coalizione gli Usa non esitano ad agire con i cosiddetti “nemici” Siria e Iran.
Quello che avviene nel ginepraio del Medio Oriente è ben luce dall’essere riassunto sotto il titolo “aggressione imperialista alla Siria”, come peraltro fanno anche gruppi e organizzazioni maoiste a noi vicine. In quell’area si combatte una guerra tra bande e proletari, popoli non possono avere nessun amico, né nell’imperialismo, Usa, Russia, Europa, né nei regimi reazionari, Turchia, Arabia Saudita, Siria, Iran.
I proletari e le masse popolari oppresse possono e devono costruire la loro unità solo contro tutti questi nemici, in questo senso le scelte fatte dal movimento di liberazione curdo, sotto la attuale direzione maggioritaria del Pkk, non sono giuste e i conti purtroppo vengono al pettine.

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