domenica 25 marzo 2018

pc 25 marzo - L'IPOCRISIA DI FIOM E USB ALL'ILVA TARANTO

Ora USB e la Fiom dicono che loro lo avevano sempre detto... E' FALSO!

La Fiom ha dichiarato: “La Consulta ha riaffermato la prevalenza dell’interesse alla salute pubblica sulla produzione” 

Addirittura la USB scrive che grazie alla "sue denunce che la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità del decreto 2015...", ed esprime "soddisfazione nel vedere fondamento giuridico alle proprie battaglie... "

MA DOVREBBERO SOLO VERGOGNARSI! Allora agli operai che non volevano tornare a lavorare all'AFO2 dissero invece di andare! 

Riportiamo quello che scrivemmo allora su questo blog e che denunciammo agli operai:

"Gli operai dell'AFO 2 protestano e i delegati sindacali fanno i rappresentanti dell'azienda. 

"Lavorare qui è insicuro". Dopo il sopralluogo dello Spesal, i lavoratori non volevano tornare sul campo di colata.

Ma i delegati sindacali - di cui vorremmo sapere nome e cognome - nonostante dal
sopralluogo e dalle prescrizioni dello Spesal appare chiaro che mancavano importanti misure di protezione, che avrebbero salvato Alessandro - si fanno portavoci del ricatto aziendale. 
Quindi questi delegati, non hanno fatto nulla prima per controllare e imporre misure di sicurezza e continuano a coprire l'azienda dopo, giocando sulla pelle degli operai. 
Questi sindacalisti vanno cacciati!
(Dalla Gazzetta del Mezzogiorno) - "...mercoledì sera, apprese le prescrizioni dello Spesal, il personale addetto all'altoforno 2 si è rifiutato di lavorare restando in sala mensa. Troppo elevato il rischio, secondo loro, ma soprattutto tanta la tensione accumulata, anche sul piano emotivo, dopo l'incidente occorso al loro compagno di lavoro...
È quindi partito prima un confronto tra Ilva e sindacati, poi tra i sindacati e i lavoratori dell'altoforno 2, al fine di chiarire la situazione. Secondo fonti sindacali, l'Ilva avrebbe paventato la possibilità di fermare non solo l'altoforno 2 ma anche il 4 se l'attività sull'impianto non fosse ripresa regolarmente. L'Ilva si è appellata al fatto che lo Spesal non ha bloccato l'impianto ma ha ordinato degli interventi fissando un arco temporale entro i quali eseguirli. Stesso concetto i delegati sindacali hanno poi riportato ai lavoratori dell'altoforno 2 incontrati subito dopo l'azienda. «Sul piano di colata di solito ci sono quattro addetti, ma l’altra notte - dicono i sindacalisti - se ne sono presentati in sei. Abbiamo parlato, chiarito, e alla fine, verso le 2, in quattro hanno deciso di tornare al lavoro».

SU L'USB SCRIVEMMO:
"...gli operai dell'Afo2 andarono dall'Usb a chiedere se dovevano o meno tornare a lavorare all'Altoforno dopo la morte di Alessandro Morricella; se dovevano seguire l'odine della Magistratura di sequestro o il decreto del governo Renzi.
E l'Usb, invece di dire loro, dovete seguire il vostro interesse a non rischiare la vita, quindi avete tutto il diritto di non andare a lavorare finchè l'azienda non mette in sicurezza l'impianto, disse: ANDATE A LAVORARE!"

Nessun commento:

Posta un commento