Ieri
una folta delegazione dei migranti, in rappresentanza di tutti i
migranti di Grottaglie dell'Ass. Salam (che con i 2,50 euro di poket
money non possono neanche pagarsi il bus per Taranto), hanno fatto un
presidio sotto la Prefettura, e poi alle 12 hanno incontrato il
viceprefetto Volpe e la responsabile del settore migranti.
Durante
il presidio i migranti hanno raccontato, denunciato alle televisioni,
ai giornalisti, ma anche alla gente che passava le condizioni in cui
vivono, i diritti negati: dalla negazione dei documenti di identità
all'assistenza sanitaria, dalla mancata convocazione, dopo anche anni
che sono a Taranto, da parte della Commissione per la richiesta di asilo
alle condizioni di alloggio - mancanza di riscaldamenti, vestiti non
adeguati per tanti migranti, corresponsione in ritardo del poket money,
spese di trasporto per la formazione a Taranto scaricate su di loro,
ecc.
Nel
lungo incontro in Prefettura lo Slai cobas per il sindacato di classe e
la delegazione dei migranti hanno impegnato il vice prefetto e la
responsabile del settore ad intervenire per dare la giusta soluzione a
questi problemi.
Da
parte dello Slai cobas sc è stato sottolineato come ancora e sempre la
Salam sia protagonista a Taranto di questa violazione dei diritti,
mentre la stessa Salam passa attraverso i mass media come l'associazione
più attiva, in città e anche all'estero, per costruire eventi sui
migranti. La realtà è invece che "sotto il vestito, non c'è niente",
anzi c'è speculazione e, temiamo, uso improprio dei fondi destinati ai
migranti e alle loro condizioni dignitose.
Al
termine dell'incontro, prendendo atto dell'impegno della Prefettura, ci
siamo riconvocati tra una decina di giorni. Nel frattempo altre
iniziative ci saranno.
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