L'Mfpr non è però d'accordo con la richiesta, contenuta in questo appello, di intervento della Russia, Francia, Stati Uniti, Regno Unito. Queste potenze imperialiste, che hanno sempre sostenuto lo Stato fascista di Erdogan, non sono la "soluzione" ma il loro intervento, come anche la recente storia dovrebbe insegnare a tutti, pone al popolo kurdo, alle sue aspirazioni di liberazione/autodeterminazione un doppio ostacolo.
I popoli non possono mai affidarsi all'imperialismo, fare questo è l'inizio della sottomissione, del condizionamento della lotta dei popoli ai vari interessi dei paesi imperialisti nell'area.
E questo lo dovrebbero sapere, lo vivono sulla propria pelle, proprio i combattenti, le combattenti kurde.
APPELLO FEMMINISTA
SOLIDARIETA’ CON LE DONNE DEL ROJAVA
Lo stato turco sta bombardando e minacciando di distruggere Afrin.
Questo attacco uccide dozzine di civili, per lo più donne e bambini.
Afrin
è stata un'area relativamente sicura nella regione per molto tempo ed è
ha ospitato centinaia di migliaia di rifugiati arabi, in particolare da
Aleppo.
La popolazione del Rojava sta costruendo una nuova
società nella quale vivono diversi gruppi etnici che lo abitano si
organizzano con le loro identità in un sistema democratico, femminista
ed ecologico.
Questa aggressione ha uno scopo distruttivo che
minaccia anche la rivoluzione delle donne nel Rojava che non si
sottomettono più a un regime patriarcale e che hanno il coraggio di
costruire una società di libertà per se stesse e quindi per tutte e
tutti.
Questo è insopportabile per Erdogan che teme la
contaminazione in Medio Oriente e oltre, il Rojava è un esempio di
liberazione delle donne che mina l'idea degli Stati al servizio del
nazionalismo, del capitalismo e dell'estremismo religioso, tutti basati
sul dominio sulle donne.
Chiediamo di fermare immediatamente i bombardamenti e l'invasione di Afrin che viola la legalità internazionale.
Per
questo motivo chiediamo un intervento deciso delle Nazioni Unite,
dell'UE e dei governi dei Paesi coinvolti nella coalizione: Russia,
Francia, Stati Uniti, Regno Unito. Devono fare pressioni sulla Turchia
per fermare questa aggressione e fare in modo che Erdogan ritiri le sue
truppe dalla Siria.
Vi chiediamo di diffondere questo appello e
far crescere la consapevolezza sulla costruzione di questa società che
dice "Sì, è possibile vivere come esseri umani liberamente,
nell'uguaglianza, nel rispetto della natura e per farlo, il femminismo è
uno strumento essenziale."
Inviare firme al seguente indirizzo: info@uikionlus.com oppure / kurdish.women.movement@gmail.com
UIKI Onlus
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
Nessun commento:
Posta un commento