Mentre sulla nuova “minaccia delle atomiche leggere” è
il titolo di un articolo della Repubblica del 17 gennaio scorso.
Si tratta della volontà dell’America di Trump di
elaborare una strategia che preveda armi nucleari “piccole”: il “Wall
Street Journal spiega che si tratta della "Nuclear Posture Review",
elaborata dal Dipartimento della Difesa e già sulla scrivania di Donald Trump.
Il presidente aveva chiesto un anno fa questo riesame strategico
sull'adeguatezza dell'arsenale nucleare, auspicandone
il
rafforzamento. I generali gli spiegano perché e come ritengono di doverlo assecondare.”
rafforzamento. I generali gli spiegano perché e come ritengono di doverlo assecondare.”
“Le
nuove armi nucleari ‘leggere’ – riporta il quotidiano - verrebbero fabbricate
in due versioni. Una potrebbe essere allestita sui missili Trident in dotazione
ai sottomarini atomici. L'altra potrebbe diventare la testata di missili Cruise
in dotazione alla U. S. Navy. Il fatto che il nuovo arsenale sia destinato alla
marina conferma l'ipotesi di poterlo usare in scenari di guerre lontane, non
per la difesa immediata del territorio degli Stati Uniti. La natura delle nuove
armi nucleari viene definita 'low- yield', cioè a basso rendimento,
solo perché il confronto viene fatto con le altre testate atomiche (circa
quattromila) dell'arsenale americano: che vanno da 100 a 455 kiloton contro i
15 kiloton di Hiroshima.
La nuova
strategia sarebbe necessaria per superare l’ostacolo di una guerra generale
atomica “restringendo” il campo d’azione e poter fare guerre anche “limitate” e
per “un attacco preventivo”, ma
“Sempre di atomiche si tratterebbe, quindi
armi con una capacità di distruzione enorme rispetto agli esplosivi
convenzionali.” E quindi si dice esplicitamente: “La bomba atomica ‘tascabile’
offrirebbe però il vantaggio di poterne
giustificare l'uso tattico, per un attacco preventivo, senza che questo debba
sfociare nella terza guerra mondiale. Più politica che militare, la logica
è quella di ridurre le resistenze che dopo Hiroshima e Nagasaki hanno sempre
prevenuto il conflitto nucleare, anche nei momenti più tesi della guerra
fredda. L'equilibrio del terrore fra
le due superpotenze Usa- Urss tratteneva entrambe sull'orlo del precipizio, per
timore dell'annientamento reciproco…”
La
principale necessità degli Stati Uniti sono la Cina e la Russia: “Prima ancora di guardare alla minaccia
della Corea del Nord, il documento del Pentagono lancia un allarme sul riarmo
nucleare delle altre due superpotenze. Russia e Cina, sostiene il documento
consegnato a Trump, da anni si muovono nella direzione opposta a quella della
de-nuclearizzazione…”
“Naturalmente”
tutto questo in violazione di ogni trattato internazionale! Per questo risultano
ipocriti e arroganti le grida di tutti questi imperialisti guerrafondai quando gridano
alla necessità di fermare altri paesi dall’armamento nucleare…!
Dall’altro
lato della barricata bisogna continuare a gridare” “La guerra imperialista si
può fermare solo se avanza la guerra popolare”!
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