giovedì 1 febbraio 2018

pc 1 febbraio - VENTI DI GUERRA: dall’atomica “leggera” degli USA, agli scontri in cielo, al riarmo generale accelerato Usa, Russia, Cina, India, Arabia, Unione europea…

Come riporta l’Adnkronos di ieri, sul mar Nero è stato sfiorato lo scontro tra un caccia russo e un jet spia Usa, “Appena due metri. Un nulla, a quasi 10 km di altitudine e alla velocità di un caccia. E' la distanza alla quale, lunedì scorso, un aereo da guerra russo Su-27 è passato accanto ad un velivolo di ricognizione americano EP-3 Aries sul Mar Nero … Il filmato del 'volo radente' è stato reso pubblico dalla Marina statunitense. In quell'occasione, il jet americano ha chiuso in anticipo la sua missione: un'operazione di intercettazione che è durata circa due ore e 40 minuti.”
Mentre sulla nuova “minaccia delle atomiche leggere” è il titolo di un articolo della Repubblica del 17 gennaio scorso.
Si tratta della volontà dell’America di Trump di elaborare una strategia che preveda armi nucleari “piccole”: il “Wall Street Journal spiega che si tratta della "Nuclear Posture Review", elaborata dal Dipartimento della Difesa e già sulla scrivania di Donald Trump. Il presidente aveva chiesto un anno fa questo riesame strategico sull'adeguatezza dell'arsenale nucleare, auspicandone il
rafforzamento. I generali gli spiegano perché e come ritengono di doverlo assecondare.”

“Le nuove armi nucleari ‘leggere’ – riporta il quotidiano - verrebbero fabbricate in due versioni. Una potrebbe essere allestita sui missili Trident in dotazione ai sottomarini atomici. L'altra potrebbe diventare la testata di missili Cruise in dotazione alla U. S. Navy. Il fatto che il nuovo arsenale sia destinato alla marina conferma l'ipotesi di poterlo usare in scenari di guerre lontane, non per la difesa immediata del territorio degli Stati Uniti. La natura delle nuove armi nucleari viene definita 'low- yield', cioè a basso rendimento, solo perché il confronto viene fatto con le altre testate atomiche (circa quattromila) dell'arsenale americano: che vanno da 100 a 455 kiloton contro i 15 kiloton di Hiroshima.

La nuova strategia sarebbe necessaria per superare l’ostacolo di una guerra generale atomica “restringendo” il campo d’azione e poter fare guerre anche “limitate” e per “un attacco preventivo”, ma
Sempre di atomiche si tratterebbe, quindi armi con una capacità di distruzione enorme rispetto agli esplosivi convenzionali.” E quindi si dice esplicitamente: “La bomba atomica ‘tascabile’ offrirebbe però il vantaggio di poterne giustificare l'uso tattico, per un attacco preventivo, senza che questo debba sfociare nella terza guerra mondiale. Più politica che militare, la logica è quella di ridurre le resistenze che dopo Hiroshima e Nagasaki hanno sempre prevenuto il conflitto nucleare, anche nei momenti più tesi della guerra fredda. L'equilibrio del terrore fra le due superpotenze Usa- Urss tratteneva entrambe sull'orlo del precipizio, per timore dell'annientamento reciproco…”
La principale necessità degli Stati Uniti sono la Cina e la Russia: “Prima ancora di guardare alla minaccia della Corea del Nord, il documento del Pentagono lancia un allarme sul riarmo nucleare delle altre due superpotenze. Russia e Cina, sostiene il documento consegnato a Trump, da anni si muovono nella direzione opposta a quella della de-nuclearizzazione…”
“Naturalmente” tutto questo in violazione di ogni trattato internazionale! Per questo risultano ipocriti e arroganti le grida di tutti questi imperialisti guerrafondai quando gridano alla necessità di fermare altri paesi dall’armamento nucleare…!

Dall’altro lato della barricata bisogna continuare a gridare” “La guerra imperialista si può fermare solo se avanza la guerra popolare”!

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