“La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come Donald Trump e Vladimir Putin”. Parole di Beppe Grillo apparse in un’intervista esclusiva al settimanale francese Journal du Dimanche poi
smentite dal leader del Movimento Cinque Stelle che in un post accusa
ancora i
“traduttori traditori”. “Non l’ho mai detto, piuttosto ho spiegato come la presenza di due leader politici di grandi Paesi come Usa e Russia predisposti al dialogo è un punto di partenza molto positivo, perché apre a scenari di pace e distensione”, si legge in una nota.
“traduttori traditori”. “Non l’ho mai detto, piuttosto ho spiegato come la presenza di due leader politici di grandi Paesi come Usa e Russia predisposti al dialogo è un punto di partenza molto positivo, perché apre a scenari di pace e distensione”, si legge in una nota.
Chiuso l’episodio resta un giudizio benevolo
verso il magnate-presidente. “Deve prima andare dal parrucchiere,
cambiare il tuo look!”, scherza ma poi si dice “abbastanza ottimista”:
“Ho letto uno dei suoi libri in cui scrive cose molto sensate, la
necessità, per esempio, di riportare l’attività economica negli Stati
Uniti. Ha detto ciò che era necessario sul protezionismo cinese. Trump
sembra moderato, i media hanno distorto le sue opinioni. La percezione
che abbiamo di lui è distorta”. Il leader M5S dichiara di apprezzare le
sue prime mosse approvando come un fatto positivo la pressione
esercitata perché le grandi aziende non vadano in Messico, ma rimangono
negli Stati Uniti, esentandole da pesanti tasse. “Sostiene la piccola
impresa e il ritiro dei militari americani di stanza in tutto il mondo.
Sono d’accordo con tutto questo”.
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