venerdì 27 gennaio 2017

pc 27 gennaio - ITALIA-UNIONE EUROPEA: Schifosissima “trattativa” sui fondi per i terremotati!

Dobbiamo ancora assistere a questo indegno balletto e rimpallo di responsabilità tra il governo italiano attraverso l’inutile farfugliante ministro dell’economia Padoan e l’altrettanto inutile commissario europeo Moscovici (visto che le “politiche economiche” sono di fatto dettate dalla BCE e dal FMI che preparano il contenuto delle “lettere”) sui soldi che servono per le “emergenze” terremoto, slavine, alluvionati, migranti, e se queste devono essere a carico del bilancio italiano oppure no!
In tutto questo, le continue parole del primo ministro Gentiloni, del Presidente della Repubblica Mattarella e di altri politici, risuonano fortemente ipocrite se si fa l’immediato paragone con i fondi trovati per salvare le banche: i famosi 20 miliardi di euro che hanno fatto sbottare perfino il Papa, che, come hanno riportato i quotidiani, ha detto: “E' uno scandalo salvare le banche e non quella che è la "bancarotta dell'umanità". Il Papa parla dei migranti e dei rifugiati tornando ad usare quella parola forte, "vergogna", che aveva già usato a Lampedusa!”

Sì, è proprio uno scandalo, uno scandalo vero e insopportabile, davanti alle macerie fumanti e al dolore infinito di tutte le persone coinvolte, sentire parlare così – ma soprattutto agire così! – dal caldo dei loro palazzi dorati, dopo aver goduto di tutti i benefici possibili, i responsabili a vario livello dello Stato italiano.
E quali altre alternative abbiamo, se non quelle di fare tutti gli sforzi necessari per farla finita con questo tipo di “responsabili” di questo sistema sociale?

Moscovici, nuove spese sisma non entrano in negoziato
Pronti a esaminarle ma dall'Italia ci aspettiamo una risposta precisa alla lettera
Redazione ANSA
BRUXELLES
26 gennaio 2017

 La Commissione Ue "ha già dimostrato che è al fianco dell'Italia e lo sarà sempre", ma le nuove spese per i nuovi terremoti "non entrano nella discussione in corso", perché la Commissione è "pronta ad esaminarle" ma è "un'altra cosa quella che ci aspettiamo nella risposta" alla lettera: lo ha detto il
commissario agli affari economici Pierre Moscovici entrando all'Eurogruppo e confermando lo sforzo richiesto all'Italia e contenuto nella lettera, cioè 0,2% del Pil.

La risposta arriverà in tempo, si è limitato ad assicurare il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Sappiamo bene - ha aggiunto - che che le spese sui migranti, come quelle sul terremoto, giá nella legge di bilancio hanno un trattamento particolare che continuerà ad esserci".
"Abbiamo scritto una lettera a Padoan assieme a Dombrovskis che è estremamente precisa e ci aspettiamo una risposta precisa", ha detto Moscovici entrando all'Eurogruppo. "Siamo in un processo di scambi e dialogo costruttivo, ho visto Padoan a Davos e gli scambi sono stati positivi. La lettera è là, le cifre anche, le risposte attese", ha concluso.

"L'Italia è il Paese che più ha beneficiato della flessibilità, l'ha avuta per investimenti, riforme, rifugiati e terremoto", ha ricordato Moscovici che qualche giorno fa ha parlato delle spese del terremoto come di spese in parte "strutturali". "Non ho fatto che ripetere, in un altro contesto, le stesse cose (dell'opinione di novembre sulla manovra, ndr) di fronte a una nuova catastrofe e alla valanga", ha spiegato. "E' chiaro che nelle spese per il sisma che abbiamo già integrato nella discussione con l'Italia ci sono elementi che sono one-off ed elementi strutturali, ad esempio laddove bisogna migliorare la prevenzione, il consolidamento, per rimediare ai danni del terremoto che colpisce l'Italia spesso. Ma non è niente di nuovo", ha concluso. 

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