Dobbiamo ancora assistere
a questo indegno balletto e rimpallo di responsabilità tra il governo italiano
attraverso l’inutile farfugliante ministro dell’economia Padoan e l’altrettanto
inutile commissario europeo Moscovici (visto che le “politiche economiche” sono
di fatto dettate dalla BCE e dal FMI che preparano il contenuto delle “lettere”)
sui soldi che servono per le “emergenze” terremoto, slavine, alluvionati,
migranti, e se queste devono essere a carico del bilancio italiano oppure no!
In tutto questo, le
continue parole del primo ministro Gentiloni, del Presidente della Repubblica
Mattarella e di altri politici, risuonano fortemente ipocrite se si fa l’immediato
paragone con i fondi trovati per salvare le banche: i famosi 20 miliardi di
euro che hanno fatto sbottare perfino il Papa, che, come hanno riportato i
quotidiani, ha detto: “E' uno
scandalo salvare le banche e non quella che è la "bancarotta
dell'umanità". Il Papa parla dei migranti e dei rifugiati tornando ad
usare quella parola forte, "vergogna", che aveva già usato a
Lampedusa!”
Sì, è proprio uno
scandalo, uno scandalo vero e insopportabile, davanti alle macerie fumanti e al
dolore infinito di tutte le persone coinvolte, sentire parlare così – ma soprattutto
agire così! – dal caldo dei loro palazzi dorati, dopo aver goduto di tutti i
benefici possibili, i responsabili a vario livello dello Stato italiano.
E quali altre alternative
abbiamo, se non quelle di fare tutti gli sforzi necessari per farla finita con
questo tipo di “responsabili” di questo sistema sociale?
Moscovici, nuove spese
sisma non entrano in negoziato
Pronti a esaminarle ma
dall'Italia ci aspettiamo una risposta precisa alla lettera
Redazione ANSA
BRUXELLES
26 gennaio 2017
La Commissione Ue "ha già dimostrato che è al fianco dell'Italia e lo sarà sempre", ma le nuove spese per i nuovi terremoti "non entrano nella discussione in corso", perché la Commissione è "pronta ad esaminarle" ma è "un'altra cosa quella che ci aspettiamo nella risposta" alla lettera: lo ha detto il
commissario agli affari economici Pierre Moscovici entrando all'Eurogruppo e confermando lo sforzo richiesto all'Italia e contenuto nella lettera, cioè 0,2% del Pil.
La risposta arriverà in
tempo, si è limitato ad assicurare il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
"Sappiamo bene - ha aggiunto - che che le spese sui migranti, come quelle
sul terremoto, giá nella legge di bilancio hanno un trattamento particolare che
continuerà ad esserci".
"Abbiamo scritto una
lettera a Padoan assieme a Dombrovskis che è estremamente precisa e ci
aspettiamo una risposta precisa", ha detto Moscovici entrando
all'Eurogruppo. "Siamo in un processo di scambi e dialogo costruttivo, ho
visto Padoan a Davos e gli scambi sono stati positivi. La lettera è là, le
cifre anche, le risposte attese", ha concluso.
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