giovedì 5 maggio 2016

pc 5 maggio - Isochimica, un'altra strage da lavoro voluta da padroni assassini e governi e politicanti complici

isochimicalapide
L’ex Dirigente dell’Ispettorato del Lavoro di Avellino, dott. Festa, ha dichiarato alla stampa di aver presentato nel 1988 al Pretore di Avellino (forse dott. Marena) un dossier in cui si evidenziavano la massiccia presenza di amianto all’interno dell’Isochimica e le omissioni del responsabile delle Ferrovie dello Stato presente dal 1983 (inizio attività di scoibentazione) nell’azienda.
L’ex Dirigente dell’Ispettorato del lavoro di Avellino ha affermato che l’Isochimica non aveva l’idoneità a poter svolgere l’attività di scoibentazione.
Il dott. Festa ha così certificato quanto da noi denunziato a partire dal 1987: la diretta responsabilità
delle Ferrovie dello Stato (cioè dei Governi Craxi e De Mita e in particolare dell’on. Claudio Signorile del PSI, Ministro dei Trasporti dal 1983 al 1988) in tutta l’attività lavorativa dell’Isochimica (il giornalista Antonello Caporale scriveva di Signorile “Faceva rima con Ferrovie, dove c’era un treno, un ponte, una bretella c’era lui”).
Il comportamento omissivo e compiacente delle Ferrovie dello Stato e del Ministro dei Trasporti hanno permesso all’Isochimica di causare danni alla salute dei lavoratori, all’ambiente e alla collettività avellinese.
Abbiamo chiesto al Procuratore della Repubblica di Avellino di acquisire il dossier del dott. Festa, quale documento utile a confermare la responsabilità’ delle Ferrovie dello Stato.
Non va dimenticato che l’inidoneita’ dell’Isochimica a scoibentare l’amianto dalle carrozze ferroviarie era stata certificata nel 1984 dal dott. Tesorio dell’USL di Avellino. Inidoneità poi confermata nel 1985 dall’Universita’ Cattolica di Roma (certificazione nota ai sindacati e tenuta nascosta ai lavoratori , favorendo, così,  l’Isochimica).
I risultati degli accertamenti dell’Universita’ Cattolica furono da noi resi noti ai lavoratori, che da quel momento non intesero entrare in fabbrica.
Ci poniamo oggi la stessa domanda che ci ponemmo nel 1987: perché i sindacati, l’Ispettorato del Lavoro, l’Inail, l’USL, il Comune  di Avellino, le Ferrovie dello Stato, il Ministero dei Trasporti, i Governi Nazionali permisero che si attuasse la mattanza di 330 lavoratori?
Giovanni Maraia Ariano in Movimento

 da operaicontro

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