Ieri
pomeriggio alcune centinaia di lavoratrici e lavoratori, all’ex Deposito tram
di Roccella, hanno contestato l’arrivo del Presidente del Consiglio Renzi che ha concluso a Palermo il suo “ tour per il Sud” dalla
Calabria alla Sicilia.
Lavoratori e lavoratrici, in particolare dell’Almaviva a rischio di licenziamento, della formazione Cerisdi licenziati, alcuni operai della ex Fiat di Termini Imerese, precarie delle Coop Sociali già da domani senza lavoro per il non rinnovo della proroga e lavoratrici della scuola dello Slai Cobas per il s.c., i compagni di Proletari Comunisti… hanno atteso l’arrivo di Renzi con denuncia e slogans gridati collettivamente in un piazzale presidiato da un notevole spiegamento di forze di polizia e digos… “Siamo tutti Almaviva” – “il posto di lavoro non si tocca lo difenderemo con la lotta” – “ disoccupazione, precarietà e carovita con questo governo facciamola finita” – “la vostra repressione non ci fa paura” dando solidarietà ai vari manifestanti contro Renzi e il governo, caricati selvaggiamente dalla polizia in questi giorni nelle varie città, da Napoli a Pisa.
Lavoratori e lavoratrici, in particolare dell’Almaviva a rischio di licenziamento, della formazione Cerisdi licenziati, alcuni operai della ex Fiat di Termini Imerese, precarie delle Coop Sociali già da domani senza lavoro per il non rinnovo della proroga e lavoratrici della scuola dello Slai Cobas per il s.c., i compagni di Proletari Comunisti… hanno atteso l’arrivo di Renzi con denuncia e slogans gridati collettivamente in un piazzale presidiato da un notevole spiegamento di forze di polizia e digos… “Siamo tutti Almaviva” – “il posto di lavoro non si tocca lo difenderemo con la lotta” – “ disoccupazione, precarietà e carovita con questo governo facciamola finita” – “la vostra repressione non ci fa paura” dando solidarietà ai vari manifestanti contro Renzi e il governo, caricati selvaggiamente dalla polizia in questi giorni nelle varie città, da Napoli a Pisa.
Tanti gli
striscioni e i cartelli, le bandiere dello Slai e di proletari comunisti al
vento… diffusi i volantini del I maggio.
Lo scambio di
solidarietà ha caratterizzato sempre tutte le discussioni che si è avuto modo
di fare così l’informativa reciproca sulle lotte, i lavoratori Almaviva in
particolare volevano denunciare anche in questa occasione l’accordo-vergogna
proposto a livello nazionale tra
l’azienda e le O.S. confederali, con il beneplacito del governo Renzi, fatto sempre e solo sulla pelle dei lavoratori, dicendo chiaramente che è necessario votare NO al prossimo “referendum” perché votare SI significa mettere seriamente e definitivamente a rischio il posto di lavoro.
l’azienda e le O.S. confederali, con il beneplacito del governo Renzi, fatto sempre e solo sulla pelle dei lavoratori, dicendo chiaramente che è necessario votare NO al prossimo “referendum” perché votare SI significa mettere seriamente e definitivamente a rischio il posto di lavoro.
L’arrivo del
sindaco Orlando che è sceso dalla macchina per farsi l’ennesima passerella
elettorale, mentre ha suscitato un applauso
di uno sparuto gruppo di lavoratori Almaviva (speranzosi per una sua buona
parola con Renzi), non è stato invece
sostenuto per nulla dalla maggioranza
degli altri e di tutti i presenti che hanno protestato, in particolare una
delegata dello Slai Cobas s.c. con una lavoratrice Almaviva, oltrepassando
rapidamente il cordone della polizia si sono affiancate al sindaco, subito
circondate dalla digos, protestando sui
tanti problemi ed emergenze sociali che ci sono a Palermo per nulla risolte,
dal lavoro ai servizi sociali… “questi di
oggi sono solo vostri sporchi spettacoli che alle masse non danno proprio
nulla! “
Subito dopo,
annunciato da un elicottero che sorvolava sopra il piazzale, l’arrivo di Renzi
in una delle tre auto di grossa cilindrata giunte a grande velocità, per
evitare vigliaccamente qualsiasi contatto con i manifestanti, un passaggio che
è stato accompagnato da forti fischi, slogan, cartelli e bandiere ben in alto…
Da Reggio
Calabria a Catania a Palermo il giro di Renzi,
insieme al ministro Del Rio e ad una serie di servetti sotto-segretari, ieri è
stato sempre contestato ma la stampa
borghese, asservita e venduta, ha per la maggior parte taciuto sulle proteste
dei lavoratori, dei manifestanti mettendo l’accento invece sulle “ingenti”
somme che Renzi dice di volere elargire per diversi progetti per il Sud mentre
si tratta di un’altra operazione di pura propaganda elettorale dell’aspirante
dittatorello sempre più moderno fascista, che non deve essere contrastata e
disturbata… in questo senso la scelta del luogo della “firma del patto” per Palermo, modificata varie volte e infine relegata
in periferia, nel quartiere Brancaccio (dove “per 365 gg.” come ha gridato da
un balcone una abitante del quartiere “le strade restano un immondezzaio mentre
oggi arriva lo stronzo di Renzi ed è tutto pulito in un baleno!”) non è stata
per nulla casuale ma questo non ha impedito la contestazione e le proteste.
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