Oltre 600 manifestanti in piazza a Pisa per dire no alle politiche
del Governo Renzi.
Nei giorni scorsi, la commissione di garanzia
ha bloccato lo sciopero nella stragrande maggioranza dei settori pubblici e
privati, ove si applica la famigerata legge 146 del 1990 che con continue
modifiche , per altro peggiorative ,sancisce la impossibilità di esercitare lo
sciopero in lunghi periodi dell'anno
Non a caso ormai la legge 146 viene
utilizzata per vanificare vertenze e lotte che si scontrano con una lunga
sequela di regole costruite ad arte per rinviare e limitare l'esercizio dello
sciopero.
In altri casi, ove la 146 non si applica, i Cobas avevano
indetto lo sciopero e in piazza sono
giunte delegazioni per esempio dal Polo
logistico della Piaggio e da alcune cooperative\aziende.
La
manifestazione di oggi ha visto uno spropositato schieramento di CC e Ps, una
città militarizzata per impedire ai manifestanti anche il solo avvicinarsi al
Cnr, praticamente impossibile accedervi con il traffico paralizzato e un diritto
costituzionale di fatto limitato ai minimi termini
Alla fine del corteo,
davanti al lancio di insalata ci sono state alcune cariche con feriti e fermi,
una evidente sproporzione tra l'"offesa" e la risposta della Questura.
Di
fatto , questo Governo viene accolto in ogni città da contestazioni di piazza
con lavoratori, esodati, vittime delle banche e realtà sociali che ne contestano
le politiche
Per queste ragioni la criminalizzazione del dissenso, la
limitazione del diritto di sciopero, la paura e la rassegnazione diventano
strumenti e risposte per mettere a tacere una opposizione politica, sociale e
sindacale che nonostante il restringersi delle libertà\agibilità collettive e
individuali non si rassegna a subire l politiche di un Governo che si accanisce
con violenza inaudita contro lavoratori, studenti, disoccupati e contro chiunque
rivendica diritti e tutele
www.cobaspisa.it
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