Articolo
18
( a chi
lotta )
Io nessun
altro all’ infuori di me difenderò me stesso all’affaccio
interfaccio di sguardi digos polizia sugli spalti come tifoserie
fasciste in corteo scarponi scudi plexiglas infrangibili elmi moderni
maschere antigas su volti digrignati estreme forze poliziesche a
garantire amplessi epilettici per cancellazione articolo 18 in
governi piduisti a scapito di opposizioni divise su prezzo stoffa
nuove bandiere portiamo alte immortali vecchie bandiere azzannate dal
tempo a ritroso mi ritrovo schiena spezzata da lacrimogeni altezza
uomo avanzo disavanzo pubblico spazio condiviso solo nel sacrificio
che qui vogliono altro Carlo Giuliani in nuove sagome urlanti tra il
mio grido sbavo sangue da denti spaccati avanzo ancora lettighe
dentro Montecitorio per cadaveri pupazzi in regime a regime si
scatena piazza corpi morti no non nocs corpi speciali intercettati
tentano soppressione articolo 18 ancora e sempre per sempre dobbiamo
restare in campi lager su reticolati ad alta tensione che si respira
qui in questa spaziosa arena come chi prima di noi come chi ha lucida
memoria di sparo in tempia di senato lucida canna di fucile per
ancora sparo divina utopia cancellare repubblica di salò tornata in
presidenza consiglio odore di morte che non sia ultima rassettare
camera e senato in nuove utopie prima che niente resti di questo
sordo suono di grande bang oligarchie sterco al potere odore merda da
esofaghi sventrati da baionette rosse brigate di parole risvegliate
da genuflessi popoli sperduti perduti amori in discariche abusive
porto d’ armi porto e riporto corpi schiacciati da calpestii
rimestii di false identità in nuovi rancori per battaglie dimezzate
ora non più non più cerco il fine la fine è vicina irripetibile
istante come bestia trafitta da spade trascinerà la storia come mai
avremmo immaginato per dovere ritornare.
30
ottobre 2011
Giuliano Bugani
operaio,
giornalista, poeta
Nessun commento:
Posta un commento