AVANZA
LO STATO DI POLIZIA E LA REPRESSIONE
DELLE
LOTTE E DEL DISSENSO SOCIALE DA PARTE DELLA BORGHESIA, DELLA CLASSE
DOMINANTE
GRANDE
SOLIDARIETA’ AI 17 COMPAGNI DI TARANTO,
TRA
CUI IL DIRIGENTE DI “PROLETARI COMUNISTI”,
COLPITI
DALLA REPRESSIONE PER AVERE MANIFESTATO
NEL
2012, IN SOLIDARIETA’ AI NO TAV
I
17 compagni sono stati condannati penalmente all’ammenda di 2.600
euro ciascuno per avere partecipato al presidio e al corteo del 1
marzo a Taranto, bloccando improvvisamente il traffico e il ponte
girevole, per protestare, così come stava accadendo in tutt’Italia,
contro la feroce repressione che alla fine di febbraio lo stato aveva
scatenato contro la legittima lotta di resistenza in Val di Susa dei
NO TAV.
Rivendicare
la lotta e organizzarsi per respingere unitariamente e con forza
tutte le condanne, la vendetta dello stato borghese, tesa a zittire e
reprimere ogni dissenso e mobilitazione,sociali, è la risposta
giusta e necessaria in ogni città e al livello nazionale.
SIAMO
TUTTI NO TAV, SIAMO TUTTI “COLPEVOLI”!
Pa,
20.09.2014
Lavoratrici/lavoratori/SLAI
Cobas s.c. -Policlinico-Palermo
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