«Eliminati gli assassini dei tre adolescenti». Così titolava ieri il sito del quotidiano Yisrael HaYom
un servizio sull’uccisione da parte di una unità speciale
dell’esercito di Amer Abu Aisha e Marwan Qawasme, i palestinesi
sospettati del rapimento e dell’omicidio di tre giovani ebrei, lo
scorso giugno nei pressi di Hebron. Una «eliminazione» che
i palestinesi non hanno tardato a definire un «omicidio mirato»
che chiude per sempre la bocca ai due uomini che non potranno più
raccontarci la loro versione di un caso che ha fatto esplodere la
tensione in Cisgiordania e a Gerusalemme e poi è stato il motivo
o il pretesto per l’attacco israeliano contro Gaza e Hamas e della
confisca di altri 400 ettari di terra palestinese per espandere una
colonia."
Il comunicato ufficiale parla che i due palestinesi sarebbero morti in uno scontro a fuoco.In realtà è stata una vera e propria esecuzione, preparata da giorni.
Al di là dei fatti veri circa il rapimento e l'uccisione dei tre giovani israeliani, che ora, per l'azione deliberatamente portata avanti dallo Stato sionista di Israele affinchè i cosiddetti "responsabili" non fossero presi vivi, sarà quasi impossibile accertare, la realtà è che i tre giovani morti sono stati una "manna" per il criminale Netanyahu che ha così potuto sterminare più di duemila palestinesi, decine di dirigenti di Hamas, distruggere intere zone di Gaza.
Nessun commento:
Posta un commento