Neanche il periodo
natalizio ha fermato le lotte dei lavoratori in Portogallo contro le
politiche economiche imposte dalla Troika verso i lavoratori e le
masse popolari. Le lotte sono in larga parte organizzate dal
sindacato ufficiale e tra di esse ilo ruolo principale lo svolge il
sindacato legato al Partito comunista portoghese.
Si tratta in generale di lotte
sindacali tradizionali, anche se per parole d'ordini, pratica e
immagini su posizioni sicuramente più radicali dei sindacati del
nostro paese.
La tenuta del movimento sindacale è dovuta essenzialmente al fatto della tenuta del Partito comunista portoghese, sia elettorale che politico che anzi in questo ultimo periodo sembra attraversare una fase di rilancio. Leggendo il giornale “Avanti” sembra una “Unità” vecchia maniera. Questo dà spazio a questi tipo di lotte e manifestazioni e con numerosi editoriali dei dirigenti del partito. Quest'anno il rilancio è legato al centenario di Alvaro Cunhal che ha dato un forte carattere identitario all'azione del partito, in un certo senso cementandolo. Manifestazioni e iniziative sono svolte in tutto il paese e culminano con una grande celebrazione della fuga dal carcere di Phenice; questa celebrazione peraltro viene ad essere inserita in quelle che saranno le celebrazioni del 40° anniversario del 25 aprile, su cui il Pcp punta molto anche mobilitando il movimento sindacale dato che dopo il 25 aprile c'è il 1° Maggio che viene ad essere qui il primo dopo 40 anni dal ritorno alla libertà.
La tenuta del movimento sindacale è dovuta essenzialmente al fatto della tenuta del Partito comunista portoghese, sia elettorale che politico che anzi in questo ultimo periodo sembra attraversare una fase di rilancio. Leggendo il giornale “Avanti” sembra una “Unità” vecchia maniera. Questo dà spazio a questi tipo di lotte e manifestazioni e con numerosi editoriali dei dirigenti del partito. Quest'anno il rilancio è legato al centenario di Alvaro Cunhal che ha dato un forte carattere identitario all'azione del partito, in un certo senso cementandolo. Manifestazioni e iniziative sono svolte in tutto il paese e culminano con una grande celebrazione della fuga dal carcere di Phenice; questa celebrazione peraltro viene ad essere inserita in quelle che saranno le celebrazioni del 40° anniversario del 25 aprile, su cui il Pcp punta molto anche mobilitando il movimento sindacale dato che dopo il 25 aprile c'è il 1° Maggio che viene ad essere qui il primo dopo 40 anni dal ritorno alla libertà.
Due degli articoli di fondo de
l'”Avanti” di natale danno una precisa impronta all'azione del
Pcp, uno che stabilisce il rapporto tra 25 aprile e ruolo del Pcp di
Cunhal, l'altro invece che esamina la politica europea in forme
sintetiche “Un gigante dai piedi di burro”, la cui posizione
complessiva si può definire largamente simile a quella della Rete
dei comunisti in Italia. E' evidente quindi che guardando al quadro
reale il Partito comunista portoghese risulta essere probabilmente il
più forte partito comunista vecchio tipo esistente attualmente in
Europa e largamente maggioritario in quella che può essere
genericamente chiamata “sinistra di opposizione”.
Nel contesto della lotta in Europa va
quindi analizzata e presa in considerazione la presenza di questa
forza.
Nello stesso tempo proprio il
centenario di Cunhal offrirebbe l'opportunità per farne un'analisi
storica obiettiva, per analizzarla come una delle varianti del
revisionismo moderno verso le quali vale la maggiorparte
dell'impianto della critica “Sulle divergenze tra il compagno
Togliatti e noi”.
La collocazione di questo partito
comunque anti UE e anti USA lo inserisce obiettivamente all'interno
delle contraddizioni antimperialiste nelle forme che si stanno
definendo o ridefinendo.
Cosa si muove a sinistra del Pcp, che
ne è della presenza dei maoisti, sono questioni da analizzare con
attenzioni anche alle particolarità del Portogallo. Così pure il
40° anniversario del 25 aprile dovrebbe offrire al movimento
comunista l'opportunità di analizzare le caratteristiche di questo
movimento che ha portato alla caduta del regime di Salazar, in forma
assolutamente originarie e che a distanza di anni è analizzabile in
forme più obiettive.
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