"…organizzare una lotta capace di rimettere al centro
dell'interesse e dell'attenzione di tutti la condizione degli operai" è
stato detto nella prima assemblea del gruppo di operai che si è riunito al di
fuori dei sindacati confederali, presso la sede dello Slai Cobas per il
sindacato di classe, è questo primo risultato è stato raggiunto!
L'azione di questi operai ha spinto i sindacati confederali
ad organizzare la mobilitazione (con assemblee davanti la fabbrica e
occupazione dell'autostrada), attraverso la quale è stato fatto un incontro in
Prefettura che ha spinto alla promessa, messa nero su bianco poi dal Ministero
dello Sviluppo Economico, di un incontro per il prossimo 31 gennaio a Roma.
Come dice l'articolo che riportiamo sotto, il 31 gennaio è
lontano… e noi aggiungiamo che questi sono specialisti nel prendere tempo e tempo
gli operai non ne hanno più. In particolare per questi operai, se non si trova
una soluzione entro aprile, la cassa integrazione in deroga che scade il 30
giugno non garantirà niente!
Come ancora si diceva all'assemblea "si tratta di una
sfida importante" per la quale gli operai hanno bisogno di "una
riorganizzazione dal basso e combattiva necessaria per affrontare al meglio
padroni e istituzioni".
***
TERMINI. In attesa del tavolo tecnico in programma il 31
Fiat, continua il presidio davanti ai cancelli chiusi
A Termini protestano da nove giorni gli operai dello
stabilimento Fiat di Termini Imerese e del suo indotto. Continua il presidio davanti
ai cancelli della fabbrica dell'area industriale termitana, chiusa da due anni
e con oltre mille operai in cassa integrazione, ma solo fino al giugno di
quest'anno. La convocazione al tavolo tecnico del ministero dello Sviluppo
Economico sulla vertenza Fiat è ancora lontana. La riunione, a cui
parteciperanno rappresentanti del governo nazionale, della Regione Siciliana,
del gruppo Fiat e dei lavoratori, è in programma per il prossimo 31 gennaio. In
quella data si tornerà a parlare dei piani delle nuove aziende che prenderanno
il posto della Fiat per il rilancio del sito industriale imerese. Anche ieri
mattina le tute blu e gli operai dell'indotto, dopo aver trascorso l'ottava
notte all'addiaccio, sono tornati a radunarsi in assemblea davanti ai cancelli della
fabbrica. La mobilitazione di lavoratori dello'area industriale terminata
prosegue: per i prossimi giorni sono in programma nuove manifestazioni, in
vista della riunione del 31 gennaio a Roma, dove probabilmente una delegazione
di operai si recherà per effettuare un sit-in di protesta, in concomitanza con
tavolo tecnico al dicastero di via Veneto. Gli operai continuano a chiedere
certezze per il futuro perché, dopo il 30 giugno 2014, scadrà la cassa
integrazione in deroga e, senza soluzioni industriali concrete, l'alternativa
saranno i licenziamenti collettivi, come già avvenuto per i 160 dipendenti
della Lear Corporation, azienda che forniva i sedili della Lancia Ypsilon ed i
19 lavoratori della Clerprem, ditta che forniva materiale per i sedili alla
Lear Corporation.
Giornale di Sicilia
16 gennaio 14
Nessun commento:
Posta un commento