I movimenti per il diritto all’abitare sono riuniti oggi a
Firenze per un incontro nazionale. La rete Abitare nella crisi annuncia
nuovi blitz e azioni per inchiodare il governo e le amministrazioni
locali sull'emergenza sfratti e la richiesta di interventi concreti.
Il decreto milleproroghe, oltre ad aumentare il prelievo dalle tasche di ogni abitante attraverso aumenti d’imposta e delle tariffe, ha varato anche il rinvio degli sfratti per finita locazione (mettendo una toppa al decreto che andava in scadenza proprio con la fine di Dicembre). Una sospensione di sei mesi per quelle famiglie che rientrano nei requisiti delle cosiddette categorie protette. Parliamo di nuclei con un reddito lordo annuo di 21mila euro con figli a carico, ultrasessantacinquenni, diversamente abili con invalidità superiore al 66% o malati terminali.
Quante famiglie vengono salvate da questo provvedimento? Forse un migliaio, a fronte di oltre 260mila sfratti per morosità già esecutivi. Un inutile intervento di pelosa salvaguardia, funzionale a coprire l’assenza del previsto decreto sulla casa annunciato dal ministro Lupi in pompa magna ad Ottobre. Anche gli appelli dei sindaci e dell’Anci sono rimasti lettera morta, la dottrina Lupi quindi sta per produrre altra emergenza e ulteriore precarietà abitativa.
La mobilitazione, riprenderà da mercoledì prossimo. "Dal 15 al 22 ci sarà una settimana nazionale di lotta- annuncia la rete Abitare nella crisi. Il 18, il 19 e il 20 saranno le giornate centrali. Lunedì 20 gennaio la mobilitazione inizierà la mattina e andrà avanti per l'intera giornata. “Stiamo pensando a blocchi stradali, blitz dentro la città, c'è il corteo dei lavoratori e dei cittadini per il trasporto pubblico che ci interessa molto e a cui parteciperemo". Gli attivisti chiedono al governo "il blocco generalizzato degli sfratti è stanziamenti per l'emergenza abitativa". La capitale si prepara dunque a una settimana di manifestazioni, cortei a sorpresa e blitz in luoghi simbolici. Le reti e i movimenti che hanno costruito la sollevazione del 18 e del 19 Ottobre si assumono la responsabilità di rilanciare, nello spirito dell’assedio e dell’acampada di Porta Pia, una mobilitazione generale che deve saper valorizzare le differenze e tutte le energie disponibili verso l’esondazione di primavera, in occasione del vertice sulla disoccupazione giovanile annunciato dal presidente del consiglio Letta e previsto per aprile 2014. Altro che i forconi!!
Il decreto milleproroghe, oltre ad aumentare il prelievo dalle tasche di ogni abitante attraverso aumenti d’imposta e delle tariffe, ha varato anche il rinvio degli sfratti per finita locazione (mettendo una toppa al decreto che andava in scadenza proprio con la fine di Dicembre). Una sospensione di sei mesi per quelle famiglie che rientrano nei requisiti delle cosiddette categorie protette. Parliamo di nuclei con un reddito lordo annuo di 21mila euro con figli a carico, ultrasessantacinquenni, diversamente abili con invalidità superiore al 66% o malati terminali.
Quante famiglie vengono salvate da questo provvedimento? Forse un migliaio, a fronte di oltre 260mila sfratti per morosità già esecutivi. Un inutile intervento di pelosa salvaguardia, funzionale a coprire l’assenza del previsto decreto sulla casa annunciato dal ministro Lupi in pompa magna ad Ottobre. Anche gli appelli dei sindaci e dell’Anci sono rimasti lettera morta, la dottrina Lupi quindi sta per produrre altra emergenza e ulteriore precarietà abitativa.
La mobilitazione, riprenderà da mercoledì prossimo. "Dal 15 al 22 ci sarà una settimana nazionale di lotta- annuncia la rete Abitare nella crisi. Il 18, il 19 e il 20 saranno le giornate centrali. Lunedì 20 gennaio la mobilitazione inizierà la mattina e andrà avanti per l'intera giornata. “Stiamo pensando a blocchi stradali, blitz dentro la città, c'è il corteo dei lavoratori e dei cittadini per il trasporto pubblico che ci interessa molto e a cui parteciperemo". Gli attivisti chiedono al governo "il blocco generalizzato degli sfratti è stanziamenti per l'emergenza abitativa". La capitale si prepara dunque a una settimana di manifestazioni, cortei a sorpresa e blitz in luoghi simbolici. Le reti e i movimenti che hanno costruito la sollevazione del 18 e del 19 Ottobre si assumono la responsabilità di rilanciare, nello spirito dell’assedio e dell’acampada di Porta Pia, una mobilitazione generale che deve saper valorizzare le differenze e tutte le energie disponibili verso l’esondazione di primavera, in occasione del vertice sulla disoccupazione giovanile annunciato dal presidente del consiglio Letta e previsto per aprile 2014. Altro che i forconi!!
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