Destra a convegno, tensioni a
Milano:
cariche della polizia sugli antagonisti
cariche della polizia sugli antagonisti
Un centinaio di giovani hanno cercato di entrare nell'aula del Politecnico durante l'incontro promosso dal Gruppo Alpha, il movimento giovanile che fa capo al gruppo di estrema destra Lealtà e Azione
di LUCA DE
VITO
Un centinaio
di antagonisti e antifascisti hanno cercato di entrare nella sede del
Politecnico, a Milano, in piazza Leonardo da Vinci, durante un convegno
organizzato da formazioni della destra radicale. I manifestanti sono stati
respinti con alcune cariche dalla polizia. Gli agenti hanno anche trattenuto
uno dei ragazzi, che poi è stato rilasciato subito dopo l'identificazione.
L'incontro nell'ateneo era promosso dal gruppo Alpha, movimento giovanile di
Lealtà e Azione, e dal gruppo Millenium e ha visto la partecipazione di una
quarantina di persone. Gli interventi, però, non sono arrivati a conclusione,
perché, in concomitanza con l'inizio della protesta, l'università ha interrotto
la conferenza su ordine del rettore.
Gli antagonisti si erano ritrovati inizialmente all'Università Statale, dove sembrava fosse previsto il convegno, poi si sono spostati al Politecnico. Il gruppo di ultradestra, in effetti, aveva chiesto all'università di via Festa del Perdono che venisse concesso loro uno spazio per il convegno, ma l'ateneo aveva negato loro l'autorizzazione. Il luogo dell'incontro, dal titolo 'Il mondo verso un futuro multipolare', era rimasto segreto fino alle 8.30 del mattino.
Fra i relatori c'era anche Alexander Ionov, deputato della Duma e leader del movimento globalista russo, la cui relazione, raccontano gli organizzatori, è stata interrotta da alcuni rappresentanti del rettore del Politecnico. Dall'ateneo fanno sapere che l'autorizzazione è stata data. Ma la richiesta di utilizzo dell'aula era stata inoltrata da un'associazione studentesca di destra riconosciuta dall'università, cioè 'Azione Politecnica'. Nel momento, però, in cui il Rettore è venuto a conoscenza dei contenuti dell'incontro, questo è stato immediatamente sospeso.
Gli antagonisti si erano ritrovati inizialmente all'Università Statale, dove sembrava fosse previsto il convegno, poi si sono spostati al Politecnico. Il gruppo di ultradestra, in effetti, aveva chiesto all'università di via Festa del Perdono che venisse concesso loro uno spazio per il convegno, ma l'ateneo aveva negato loro l'autorizzazione. Il luogo dell'incontro, dal titolo 'Il mondo verso un futuro multipolare', era rimasto segreto fino alle 8.30 del mattino.
Fra i relatori c'era anche Alexander Ionov, deputato della Duma e leader del movimento globalista russo, la cui relazione, raccontano gli organizzatori, è stata interrotta da alcuni rappresentanti del rettore del Politecnico. Dall'ateneo fanno sapere che l'autorizzazione è stata data. Ma la richiesta di utilizzo dell'aula era stata inoltrata da un'associazione studentesca di destra riconosciuta dall'università, cioè 'Azione Politecnica'. Nel momento, però, in cui il Rettore è venuto a conoscenza dei contenuti dell'incontro, questo è stato immediatamente sospeso.
Oggi in mobilitazione la statale antifascista e
antirazzista!
Dalla statale al politecnico nessuno spazio ai neonazisti!
Questa mattina oltre un centinaio di
ragazze e ragazzi della statale antifascista e antirazzista si è data
appuntamento per un presidio e un happening culturale contro l'annunciato
convegno neonazista. Grazie alle mobilitazioni di oggi e degli scorsi giorni i
razzisti, accoltellatori, omofobi, negazionisti non si sono presentati neanche
per sbaglio. Hanno peró deciso di provarci al politecnico, senza annunciare in
nessun modo pubblicamente la loro presenza, ovviamente. Qui hanno inizialmente ottenuto
un'aula, con una complicità inaccettabile dell'amministrazione accademica. Dalla statale abbiamo allora deciso di andare a denunciare questa
vergogna, con un corteo che si è snodato tra le facoltà di città studi,
determinato a bloccare l'iniziativa neonazista. Qui la polizia non ha esitato a
caricare gli studenti, come sempre difendendo gli utili idioti del potere, che
seminano paura e guerra tra poveri. Un ragazzo è pure stato fermato e
malmenato. In ogni caso il convegno è stato interrotto perchè evidentemente
troppo indifendibile appena uscito dall'ombra. Sappiamo che questi rigurgiti
del passato provano ad alzare la testa approfittando degli spazi che sperano di
trovare: la statale antifascista e antirazzista c'è oggi come sempre.
STATALE ANTIFASCISTA E
ANTIRAZZISTA
Chi vive l'universita e conosce l'importanza di una cultura libera e
partigiana oggi ha dato un segnale importante. Da
sempre il potere e i governi alimentano la diffusione di ignoranza e razzismo,
tagliando milioni di euro a scuole e università, cercando di chiudere ogni
spazio di autogestione e di un sapere diverso da quello dominante, slegato
dagli interessi di controllo, banche e imprese. Non si fanno troppi problemi
invece a concedere spazio a gruppi neofascisti e neonazisti, con la scusa di
non accorgersi della palese e proclamata discendenza di queste sparute
formazioni dal pensiero di comandanti delle WaffenSS, stragisti della strategia
della tensione, "teorici" di razzismo e negazionismo, liberticidi
reazionari come i nazionalisti di Putin. È solo grazie all'intervento della
Statale antifascista e antirazzista che l'amministrazione della Statale ha
revocato il permesso precedentemente dato per il convegno della vergogna
previsto per oggi. Non facciamoci confondere da discorsi "ne rossi ne
neri" di sedicenti "comunitaristi", che se si approfondisce un
solo minuto ci si accorge che si richiamano esplicitamente ad un torturatore di
Auschwitz. Grazie alle mobilitazioni di settimana scorsa e al presidio di
questa mattina abbiamo impedito tentativi di infiltrazione neonazista in
Statale. Appena abbiamo saputo che in silenzio stavano tentando di svolgere il
convegno al Politecnico con l'autorizzazione del Rettore ci siamo mossi in
corteo fino a città studi. Non tolleriamo che le amministrazioni delle
università, dalla statale al politecnico (ma pensiamo anche a Torino e non
solo) continuino a chiudere gli occhi lasciando a poco a poco terreno a questi
elementi che tentano di attecchire nel terreno della crisi. E' solo grazie al
corteo che è arrivato fin sotto al Politecnico che anche questo rettore ha
dovuto chiudere anticipatamente l'incontro bloccando gli interventi, negando di
essere al corrente della natura del convegno. Non ci stupisce che la
polizia abbia caricato a freddo il corteo, sappiamo bene come fascisti e
razzisti facciano il gioco del potere, incarnandone il braccio armato e
seminando paura, desolidarizzazione e guerra tra poveri. Non a caso tra gli
invitati c'era Mutti, collaboratore di Freda e degli stragisti di piazza
Fontana. Crediamo poco al fatto che le amministrazioni universitarie davvero
"non si fossero accorte" di star concedendo spazio a questi loschi personaggi,
in ogni caso ci auguriamo che adesso stiano in guardia e non si facciano
nuovamente abbindolare, ad esempio il prossimo 10 febbraio, prossima data
ipotizzata da questi gruppuscoli neonazisti.
In ogni caso noi ci siamo tutti i giorni,
a costruire territori ribelli e partigiani; ci saremo tutti i giorni.
Collettivo Universitario the Take
Nessun commento:
Posta un commento