domenica 28 luglio 2013

pc 28 luglio - PERCHE' LE DONNE SONO LA MAGGIORANZA NELLA GUERRA POPOLARE DIRETTA DAI MAOISTI

Ripubblichiamo in italiano un importante notizia, già messa nei giorni scorsi in spagnolo in questo blog. Insieme a nostre considerazioni.

"Secondo una recente stima del nemico, in particolare del Ministero degli Interni dell'India, le donne costituiscono il 60% dei militanti maoisti negli Stati più influenzati dall'”estremismo di sinistra”, cosiddetti “corridoio rosso”.
Secondo le fonti del nemico, a differenza degli anni passati quando le donne non avevano un ruolo di combattimento, ora quasi tutte stanno nelle zone di battaglia e impegnate all'interno della lotta contro le forze di sicurezza. Le fonti dicono che le donne sono state una parte principale di alcune delle grandi operazioni realizzate recentemente dai ribelli rossi.


Il Partito Comunista dell'India (Maoista) dà grande importanza alla situazione dell'oppressione della donna in India e alla lotta per la sua emancipazione come parte integrante dell'emancipazione e liberazione di tutte le classi oppresse dell'India.
Il Partito Comunista dell'India (Maoista) nel suo 9° Congresso, congresso selebrato in gennaio e febbraio del 2007 e che diede vita all'unità di due forze comuniste MLM e un impulso decisivo alla guerra popolare che avanza con successo in India, adottò questa risoluzione:
Risoluzione sulla violenza dello Stato contro le donne:
“Questo Congresso esorta tutte le donne oppresse e sfruttate a levarsi contro l'oppressione e a unirsi al movimento rivoluzionario di liberazione”.

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Perchè le donne sono la maggioranza nella guerra popolare e devono puntare ad esserlo in tutte le rivoluzione e nei partiti comunisti maoisti, in tutti i paesi. 



Questo trova le sue radici nella condizione delle donne di doppio sfruttamento e oppressione, spesso triplice oppressione, e nella trasformazione di queste condizioni in doppie ragioni di rivoluzione. Per fare della lotta di liberazione delle donne una forza poderosa per la rivoluzione e per la rivoluzione nella rivoluzione come reale emancipazione di tutte le masse oppresse.
Ma questo è possibile solo impugnando il marxismo-leninismo-maoismo e solo in un partito comunista che fa del mlm e in particolare del maoismo, non una etichetta, ma un'arma applicata, di lotta e di trasformazione qui ed ora di tutte le ideologie borghesi, compreso il maschilismo, il sessismo, i residui del patriarcalismo, le cui protagoniste principali sul fronte pratico, politico e ideologico, ma anche organizzativo, sono le donne.

Riportiamo, su questo, stralci da un testo del MFPR:

Appunti per un nuovo pensiero e prassi:
femminista proletario rivoluzionario

(spunti dal libro “Guerra popolare e liberazione delle donne in Nepal” della Parvati
e punti di elaborazione del MFPR Italia)

Le donne sono una forza poderosa della rivoluzione. Le donne sono state le prime ad essere soggiogate nella storia dell'umanità, saranno le ultime ad essere liberate, da qui la loro spinta a portare la rivoluzione a forme più alte... Per questo le donne sono una forza strategica che non solo previene la controrivoluzione ma che porta avanti anche una rivoluzione continua...

...La natura dell'oppressione di classe e sessuale delle donne è di lunga durata, ecco perchè la Guerra Popolare di lunga durata attrae molto le donne oppresse. La GP di lunga durata aiuta la partecipazione delle donne, poiché questa guerra di guerriglia è il metodo usato dalla parte debole della società per combattere contro le forze di stato più forti. All'interno del processo della GP le trasformazioni continue, l'abbattimento della cultura feudale e il controllo della cultura imperialista aiutano le donne nella realizzazione del loro valore di esseri umani che hanno una dignità...

... Le donne sono le masse. In ogni lotta le donne portano l'insieme della loro condizione (famiglia, ecc.) e viceversa portano le esperienze di emancipazione che si conquistano nelle lotte all'interno della loro condizione familiare. Quindi, parlare delle donne è parlare dell'insieme della condizione di sfruttamento e di oppressione delle masse.
Le donne portano oggettivamente, e quando lottano anche soggettivamente, una critica generale al sistema capitalista, un'esigenza di trasformazione radicale qui ed ora, per questo il movimento di liberazione delle donne è inconciliabile con ogni idea e prassi riformista.
L'essenziale della questione delle donne è che le donne sono le “masse”; solo se si affronta il problema delle donne il partito comunista rivoluzionario è di massa, solo se si affronta così c'è la linea di massa...

La direzione delle donne è essenzialmente la concretizzazione dell'ideologia politica.
I movimenti rivoluzionari hanno sempre scatenato la furia delle donne, ma essi non sono stati in grado di focalizzare la loro energia nel produrre una duratura direzione di donne comuniste...

Dal paragrafo: “Perchè diciamo che è necessario un movimento femminista proletario rivoluzionario?

...le donne – dall'inizio - siano l'anima e la forza più generalista, più coerente, più radicale di una rivoluzione che vada a fondo, una rivoluzione nella rivoluzione, che sconvolga e trasformi la terra e il cielo. Sono le donne proletarie che, diversamente dalle donne borghesi, non hanno nulla da perdere se non le proprie doppie catene... e che per questo quando decidono di ribellarsi esprimono una radicalità ed una determinazione che non hanno uguali; è per questo che quando alla paura, al silenzio, ai ricatti, si sostituisce la coscienza che “ribellarsi è giusto”, si scatena nelle donne proletarie una grande potenzialità rivoluzionaria...”

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