la stampa locale riporta con evidenza la notizia
dell'incontro di giovedi tra il segretario generale della Nato Rasmussen
e il premier italiano Enrico Letta - incontro che ha lodato il ruolo
«leader» che l'Italia avrà nel post-2014 - ....l'Italia, si è guadagnata un discreto spazio sui media locali:
Letta, che ha ricevuto a Palazzo Chigi Anders Fogh Rasmussen, il
segretario generale della Nato, gli ha riconfermato l'impegno italiano
nel post-2014 e ha fatto sapere che visiterà Kabul ed Herat il 12
agosto. Forze senza rendersene conto, il premier ha menzionato come
oggetto della visita «Isaf e le truppe italiane», un classico già visto
con Monti che, prima ancora di andare a far visita a Karzai, si era
recato a salutare i soldati tricolore. Ma, a parte le questioni di
etichetta nei confronti del governo locale, la sostanza è la conferma
ufficiale del nostro ruolo dopo il 2014, anno in cui si dovrebbe
concludere un ritiro che, di fatto, ci sarà solo in parte. Fogh
Rasmussen ha lodato il lavoro dell'Italia nell'Ovest dell'Afghanistan e
ha espresso gratitudine per il ruolo che Roma svolgerà: un «ruolo di
primo piano». La nuova missione si chiama "Resolute Support" e
dall'inizio del 2015 sostituirà Isaf. Gli italiani dovrebbero impegnarvi
circa mille uomini dei circa 3 mila attuali, con un ruolo «non
combattente» e soprattutto di «formazione» di esercito e polizia afgani.
Rasmussen ha incontrato anche i ministri di Esteri e Difesa Bonino e
Mauro.
* Lettera 22
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