Lunedi 8 aprile si tiene l'ennesimo processo contro i
disoccupati
organizzati di Taranto.
Decine e decine di compagni, con i
dirigenti e attivisti dello SlaiCobas per
il sindacato di classe, li
subiscono ormai al ritmo di uno al mese, per le
forme di lotta sviluppate per
il lavoro e il salario garantito a Taranto
Blocchi stradali , fermo di un
treno per andare in regione a Bari (questo
il reato contestato nel processo
dell'8 aprile), occupazione dei comune,
presidi e iniziative presso tutte le
istituzioni, scontro con i vigili e
forze dell'ordine ecc
Un repressione
scatenata per impedire che a Taranto la lotta per il lavoro
vincesse contro
il blocco unito di sindaco, prefettto, Stato, partiti
parlamentari, consigli
d'amministrazione delle municipalizzate.
Ma, cionostante un bel gruppo di
disoccupati oggi lavora, altri hanno fatto
corsi di formazione retribuiti,
altri ancora sono ancora in lotta per un
piano di raccolta differenziata
porta a porta per tutta la città, che dia
lavoro stabile e sicuro a 200
disoccupati.
Il piano di bonifica ambientale deve dare lavoro a centinaia di
disoccupati
dei quartieri tamburi e PaoloVI.
Servono corsi di formazione
retribuiti per centinaia di disoccupati
Servono forme di salario garantito,
da strappare a Comune, Provincia
Regione.
I disoccupati organizzati
sono uniti nella lotta con gli operai Ilva che
lottano per lavoro e salute,
sono uniti con i precari degli appalti comunali
e provinciali che rischiano
di perderlo, con le lavoratrici degli asili e
delle scuole statali.
La
lotta e' una sola
La repressione non ci fermerà
coordinamento
precari-disoccupati organizzati
slai cobas per il sindacato di classe
taranto
info slaicobasta@gmail.com
tel. 347-5301704
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