Il nuovo patto sociale è neocorporativismo al servizio dei padroni, per scaricare la crisi sui lavoratori e costruire un regime di moderno fascismo, che assume forme moderne per affermare, come sempre, la dittatura dei padroni.
L'alternativa non può essere la Fiom di Landini che punta all'asse Barca e Vendola ma il sindacato di classe fondato sulla centralità operaia e sui cobas. Ma l'unica "piattaforma" necessaria a vincere è l'affermazione della politica proletaria, indipendente da tutti i partiti della borghesia grande e piccola, per rovesciare con la rivoluzione tutto il sistema di potere dei padroni, i loro governi, il loro Stato: serve il partito comunista, di tipo nuovo, reparto d’avanguardia organizzato della classe operaia e nucleo dirigente della lotta delle masse popolari.
Angeletti: Imprese e sindacati devono agire concordemente
Adesso costruire insieme proposte concrete e strategie
Milano, 13 apr. (TMNews) - "È evidente, ormai, che imprese e sindacati devono agire concordemente per affrontare la crisi economica e occupazionale, per chiedere la riduzione delle tasse sul lavoro e dei costi della politica e per puntare allo sviluppo". Lo ha dichiarato in una nota il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti.
Ma occorre ricordare anche
Bonanni: “Sì al patto di fabbrica”.
Camusso: “Basta stagione di strappi”
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