Arrestati i responsabili a Golcuk, centro del nord. Fra loro un poliziotto. I
reati di natura sessuale sono aumentati del 400% nel paese negli ultimi 10
anni
ANKARA - Nuovo clamoroso caso di violenza sessuale di branco contro
una minorenne in Turchia, dove 29 persone fra cui un poliziotto sono state
arrestate a Golcuk, nella parte occidentale del Paese.
Sono accusati di
avere violentato una tredicenne. Il nuovo episodio avviene a poche settimane da
un caso analogo, che ha suscitato grande emozione nel Paese, quello di una
bambina di 12 anni, stuprata da 26 uomini a Mardin, nell'Anatolia
sud-orientale.
Le violenze contro le donne e i reati sessuali rimangono
una piaga endemica in Turchia. I reati di natura sessuale sono aumentati del
400% nel paese negli ultimi 10 anni: nel 2011 sono state registrate 33 mila
denunce contro 8mila nel 2002.
La vicenda della tredicenne è stata scoperta
grazie a un insegnante. La ragazzina non osava parlare delle violenze subite
perchè ricattata e minacciata dai violentatori, scrive Taraf.
Il caso
della dodicenne aveva suscitato violente polemiche nelle scorse settimane. Dopo
la denuncia degli stupri 23 dei 26 accusati erano stati arrestati. Ma tutti
erano stati rimessi in libertà alla prima udienza del processo. La bambina
aveva scritto al ministro della Giustizia chiedendogli "Lei non ha una
bambina? Che cosa farebbe se sua figlia avesse subito tutto ciò? Tutti gli
accusati ora sono fuori. Che ne è della mia vita?". In primo grado una corte
di Mardin aveva condannato i 23 imputati a pene fra uno e 6 anni di carcere
accogliendo in parte la tesi dei difensori secondo i quali la bambina
sarebbe stata "consenziente". La sentenza era stata annullata dalla Corte
Suprema d'Appello, che aveva ordinato la ripetizione del
processo.
(11 aprile 2013)
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