CASELLI ATTO PRIMO PARTE IL PROCESSO AI NOTAV CON TEMPI DA RECORD
Caselli
atto primo, a due giorni dalla riconferma a capo del palagiustizia di
Torino nonostante lo sformanento di età ecco la prima sorpresa (poi
neanche troppo sorpresa) del programmino punitivo del noto magistrato.
46 rinvii a giudizio su 46, questa la allarmante verità che emerge dagli
atti presentati questa mattina ai legali del movimento no tav. Le
accuse sono tutte confermate e così i no tav indagati si dovranno
presentare, dalle loro dimore di restrizione e per quattro ancora dal
carcere in aula ad inizio luglio per l’udienza preliminare. Ma le
sorprese non finiscono qui ed ecco allora spuntare il calendario delle
udienze vere e proprie, palagiustizia blindato e prenotato per tutte le
settimane centrali del mese di luglio escluse le domeniche e i sabati.
Si chiama procedura d’urgenza ed è stata adottata in pochi casi di
estrema importanza, ultimo quello del processo minotauro per le
infiltrazioni mafiose nel nord Italia (ovviamente dopo aver messo al
sicuro e fuori inchiesta i politici istituzionali piemontesi che
spuntavano nei primi incartamenti). Ma di quale urgenza stiamo parlando
in questo caso? Urgenza movimento no tav, sì perchè il 26 luglio scadono
i termini per la custodia cautelare, passati i sei mesi finalmente gli
imputati in attesa di giudizio sarebbero tornati liberi. E invece no,
pur di mantenere vivo un procedimento che cadeva da solo facendo acqua
da tutte le parti nelle motivazioni di carcerazione e nelle prove si
procede con urgenza. I commenti in questo caso li lasciamo tutti per i
lettori, per il movimento questo processo diventa inevitabilmente come
nel caso di nina e marianna e nel caso degli altri processi no tav un
momento di lotta contro una giustizia di parte, pericolosa e
inaffidabile.
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