mercoledì 11 gennaio 2012

pc 11 gennaio - indagati ad alessandria per presidio no tav

Alessandria: comunicato stampa indagati presidio No Tav
"ORA E SEMPRE NO TAV"
Nei primi giorni del 2012 ci sono stati recapitati alcuni avvisi di garanzia
con l'accusa di partecipazione/ organizzazione di manifestazione non
autorizzata. Il riferimento è al presidio davanti alla Prefettura di
Alessandria svoltosi l'estate scorsa, in modo del tutto spontaneo, in seguito
allo sgombero violento ( 27 giugno 2011) della Maddalena in Val Susa e ai duri
episodi di repressione di cui sono stati fatti oggetto i valsusini in una Valle
militarizzata, in quel giorno e nei giorni successivi. Presidio di solidarietà
spontaneo ed improvvisato, come tanti altri che si svolgevano in quei giorni in
tutta Italia.

Veniamo accusati di avere organizzato la manifestazione (o anche di avervi
semplicemente partecipato!) in riferimento ad un "regio decreto" di epoca
fascista (1931).

Ci si accusa di avere in quell'occasione esposto lo striscione storico dei
comitati contro l'alta velocità nell'alessandrino, il Terzo Valico; di aver
volantinato e scandito slogans a favore della lotta all'alta velocità ed in
sostegno ai no tav valsusini, come per es. "ORA E SEMPRE NO TAV".

Gli spazi di libertà si vanno sempre più restringendo pericolosamente anche
nel nostro territorio: vogliamo porlo all'attenzione di tutti.

Gli avvisi di garanzia arrivano a distanza di 6-7 mesi dal presidio ma la
tempistica è molto chiara: arrivano dopo pochi giorni dall'annuncio dello
stanziamento dei fondi per i lavori del Terzo Valico, tratta alta velocità MI-
GE, e a cavallo tra le due partecipate assemblee no tav svoltesi nel tortonese
di recente, occasioni in cui in tanti, provenienti da tutta la provincia, si
sono ritrovati per ribadire la contrarietà ad un'opera inutile, fortemente
impattante sull'ambiente e pericolosa per la salute delle popolazioni.

Un' opera ormai oggi in via di attivazione e per cui verranno spesi oltre 6
miliardi di euro, l'equivalente del taglio alle pensioni, in un momento in cui
vengono imposti gravi sacrifici economici alle fasce sociali più deboli.

L'avviso è stato recapitato solo ad alcune persone, con una scelta non
casuale, che mira a colpire alcune delle realtà che hanno praticato lotte
sociali nel territorio negli ultimi anni: membri di comitati che hanno
partecipato a lotte in difesa dell'ambiente nella nostra zona,esponenti delle
realtà anarchiche della provincia, membri di Rifondazione, un operatore di
una nota comunità locale, un consigliere comunale.

Lo riteniamo un gesto grave, di stampo intimidatorio ed in chiave "preventiva"
per i mesi a venire ed in vista dell'avvio dei lavori.

Ribadiamo il nostro pieno sostegno alla lotta dei valsusini ed il nostro
impegno sui territori in quella contro il progetto del Supertreno Milano-Genova
-Terzo Valico: crediamo che esprimere il dissenso sia un diritto, ed è quello
che abbiamo fatto e che faremo, insieme alle numerose realtà ed ai cittadini
che non sono convinti dell'utilità di questa "Grande" opera

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