lunedì 18 luglio 2011

pc 18 luglio - editoriale - contro la manovra economica del governo antipopolare e approvata con metodo moderno fascista

La manovra economica approvata in parlamento in meno di 48 ore, per i suoi contenuti, per il metodo con cui è stata realizzata ed approvata è una dimostrazione di quello che intendiamo quando parliamo di moderno fascismo, di dittatura contenuta nell'involucro della democrazia borghese.
Il Presidente Napolitano ha attuato una forzatura della Costituzione - lui che si fa a parole, paladino della stessa - ha attuato una sorta di golpe bianco inserendosi in una situazione di crisi profonda del governo Berlusconi dentro una tormenta economica che risucchia l'Italia in forme diverse nell'onda lunga della crisi, che vede come epicentro la Grecia, come scenario l'intera Europa e come terminale finale gli stessi Stati Uniti .
Il governo, ignobile e improponibile, è stato questa volta di fatto commissariato da un asse che ha visto protagonisti Tremonti e la cosiddetta “opposizione parlamentare” Bersani, Casini, Di Pietro ecc. Tutti sono andati ben oltre i limiti della democrazia parlamentare, l'hanno messa fuori causa e hanno realizzato in quattro e quattro otto una manovra pesante di salvataggio - salvataggio per modo di dire dato che essi stessi dicono: “forse sarà necessaria un'altra manovra”.
Le misure prese sono ampiamente descritte da tutta la stampa e varrebbe la pena di analizzarle una per una, ma in questa nota partiamo dalla sintesi: essa costa 1184 euro a famiglia, come scrivono alcuni giornali; in un paese in cui contemporaneamente aumenta l'impoverimento e la povertà assoluta e sempre più famiglie vivono molto al di sotto dei 1000 euro al mese (come, peraltro, la stessa Istat dichiara), di lavori ultraprecari e sottopagati, di cassintegrazione, ecc., in cui aumentano i disoccupati e i licenziati.
Il “miracolo” di cui questo servitore al di sopra delle parti del capitale, Napolitano, parla, è quello di essere riusciti questa volta a fare davvero le cose per bene: pagano solo i proletari e i poveri!
Per i padroni, i ricchi, i benestanti in genere, il costo di un caffè; per i lavoratori, le masse popolari, i poveri un salasso odioso che mette in discussione perfino la possibilità di portare, se non hai i soldi pronti, un bambino al pronto soccorso.

Negli altri paesi (vedi la Grecia) intorno a misure più o meno come queste sono in corso rivolte sociali prolungate. Esiste un'opposizione, anche se non quella proletaria e di classe che ci vorrebbe, esistono dei sindacati che dichiarano ripetuti scioperi.
In Italia abbiamo invece Bersani e la CGIL della Camusso (CISL-UIL_UGL da tempo sono solo agenzie di padroni e governo) prontissimi a raccogliere l'appello di Napolitano e di dimostrare che contano, certo solo quando c'è da salvare l'economia dei padroni, il governo dei padroni, e per PD-DiPietro di essere il vero “partito dei responsabili” di cui il governo Berlusconi ha bisogno, molto di più di quelle grottesche macchiette di delinquenti,arraffasoldi e poltrone che si fregiano di questo nome in parlamento e garantiscono la maggioranza parlamentare a Berlusconi.
In questa occasione, l'asse Napolitano, Bersani, Camusso ha, come si può dire, reso un vero servigio allo Stato borghese e al capitale, ricevendone da essi elogi entusiasti.
Ma forse non è del tutto vero che la democrazia parlamentare è stata messa in mora. I parlamentari hanno lavorato alacremente, con sedute notturne per tenersi fuori da provvedimenti “demagogici” annunciati per tentare di dare una parvenza di giustizia alla manovra, sui cosiddetti “infiniti costi” della politica, parlamenti ridotti a caste, che è sono a fondo del fatto che i parlamentari poi sono per la maggior parte dei delinquenti, dei corrotti, dei furbi, dei servi, come mai si era verificato in queste forme nella storia del nostro paese.
Il governo Berlusconi-Scilipoti ha trovato quindi in questa occasione il Pres. Napolitano-Scilipoti, il segr. Barsani-Scilipoti, che hanno realizzato il”miracolo” di salvare il governo, scaricare la crisi sulle masse popolari, consegnare la gestione del governo reale al potere reale, Confindustria, Min. del Tesoro, dentro il'governo dell'emergenza in atto a direzione tedesca nell'Europa del capitale, che cerca di evitare l'effetto devastante per il capitale della crisi.

C'è, però, qualcosa in più, di diverso del nostro paese rispetto agli altri. Questo governo, questo parlamento nelle stesse ore in cui approva la manovra, e quasi con la stessa rapidità, cerca di evitare che Berlusconi paghi la montagna di soldi trafficata, di evitare l'arresto di un anello chiave della P4, Papa, del braccio affaristico operativo del Ministero del tesoro Milanese e le dimissioni di un ministro della mafia.
Que in luce la natura, dentro dinamiche presenti anche in altri paesi, specifica del governo Berlusconi e del parlamento italiano che già da tempo richiedebbe una sua rimozione istituzionale o una sua cacciata a furor di popolo - modello 'Parma', ad esempio.
Ora più che mai, quindi, è la rivolta proletaria, popolare, politica e sociale l'azione necessaria, conseguente, a tutela delle condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari, ma anche dei diritti, della democrazia, della stessa Costituzione. Anzi, nel nostro paese la rivolta popolare esigerebbe anche la sua fusione con forme di giustizia sommaria che aderissero alla natura specifica del regime esistente attualmente nel nostro paese.
Le rivolte nel mondo arabo hanno indicato una strada che, in condizioni in parte differenti servirebbe, nel contesto della situazione politica attuale del nostro paese.

Facciamo appello ai proletari e alle masse popolari a scendere in piazza in tutte le forme contro questo governo, questa manovra, contro governo e opposizione unite nello scaricare la crisi sulle masse, contro un sistema che dalla massima autorità fino all'ultimo consigliere comunale, assume i caratteri odiosi di una casta di ricchi ostentati e privilegiati.

Trasformare ogni forma di protesta e ribellione in una rivolta sociale è il lavoro da fare.

proletari comunisti
18 luglio 2011

17.7.11

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