genova per loro
Gli organizzatori del primo decennale presentano il programma di manifestazioni: Sabato sono attese migliaia di manifestanti lungo il percorso da piazza Montano a Caricamento: "Il nostro obiettivo è quello di costruire una memoria collettiva che lenisca le ferite di quei giorni" Rita Lavaggi, coordinatrice e portavoce del comitato Verso Genova 2011
Sono attesa 10 mila persone sabato prossimo al corteo per i dieci anni dal G8. La manifestazione partirà alle 17 da piazza Montano, a Sampierdarena e si concluderà in piazza Caricamento, con un grande concerto a partire dalle 18. Oltre al corteo, a cui parteciperanno manifestanti da tutta italia e dall'estero e una delegazione del movimento spagnolo degli indignados, sabato prossimo nel capoluogo ligure saranno allestite quattro piazze tematiche sui beni comuni, la pace e la guerra, i migranti ed il lavoro.
Le iniziative entreranno nel vivo già da domani pomeriggio, a Palazzo Rosso, con l'assemblea nazionale delle associazioni antirazziste e dei migranti. La stessa sera è in programma una street parade che partirà da piazza Posta Vecchia e attraverserà i vicoli del centro storico.
Mercoledì 20 luglio, in occasione dell'anniversario della morte di Carlo Giuliani, in piazza Alimonda, dal pomeriggio, è stata organizzata un'iniziativa collettiva con interventi, memorie, testimonianze e spettacoli teatrali.
Giovedì 21 luglio, per ricordare la violenta irruzione della polizia nella scuola Diaz, ex sede del Genoa social forum, è prevista una fiaccolata con partenza alle 20 e 30 da piazza Caricamento.
"L'obiettivo - spiega Rita Lavaggi, coordinatrice e portavoce del comitato 'Verso Genova 2011' - è quello di provare a riaggregare quello che è stato il movimento del 2001, capire cosa è cambiato e soprattutto incontrare le nuove realtà e le nuove generazioni che si muovono nelle piazze e nei conflitti in italia, in europa e in tutto il mondo. Prevediamo che alemno 3 o 4 mila giovani arriveranno da fuori città".
Ai genovesi che hanno ancora negli occhi le immagini del 2001 "diciamo che per quanto ci riguarda saranno giornate di festa e che possono stare tranquilli perché oggi i processi dichiarano la nostra verità. Il nostro obiettivo - conclude la portavoce del coordinamento - è quello di costruire una memoria collettiva che lenisca le ferite di quei giorni".
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