da ORE12 Controinformazione rossoperaia del 22/05
I lavoratori e le masse popolari devono prestare la massima attenzione alla repressione che viene svolta dagli Stati imperialisti e capitalisti così come degli Stati asserviti all'imperialismo contro le masse popolari e il proletariato perché tutti gli Stati, i governi, che stanno dall'altra parte vogliono impedire la mobilitazione proletaria e popolare contro le loro politiche e soprattutto contro il loro sistema che produce in ogni angolo del mondo, guerra, fascismo, distruzioni territoriali e ambientali.
La repressione quindi è connaturata alla trasformazione reazionaria degli Stati che in tempi di guerra assume le caratteristiche dittatoriali, fasciste, naziste, sioniste, suprematiste, a seconda della storia specifica dei paesi.
In questo bisogna solidarizzare contro la repressione che si svolge in ogni parte del mondo e lottare duramente contro la repressione che si svolge nel nostro paese.
La questione palestinese infiamma le piazze e le realtà di tutto il mondo, in tutto il mondo si protesta contro il piano genocida dello Stato sionista di Israele, appoggiato dal imperialismo americano e da tutti i paesi imperialisti con un posto in prima fila dell'Italia, anche se cerca di nasconderlo, di mascherarlo.
In Francia il prigioniero politico libanese rivoluzionario Georges Abdallah è in prigione da quarant'anni
per una azione combattente fatta proprio contro l'imperialismo e a sostegno della causa palestinese molti anni fa.Nonostante abbia scontato la sua pena, egli è ancora in carcere. Per questo c'è una campagna internazionale che si svolge in tutto il mondo e che in Italia noi sosteniamo, informiamo e quando possiamo facciamo iniziative.
Qual è la colpa di Georges Ibrahim Abdallah? Quella di aver combattuto l'imperialismo all'interno delle cittadelle imperialiste, in questo caso della Francia, ma quello di essere irriducibilmente legato alla lotta di liberazione del popolo palestinese.
Dice Georges che se non è libero il popolo palestinese, la sua stessa libertà non ha valore. La grandezza e l'eroismo di questo prigioniero politico meritano il massimo appoggio e quindi anche nel nostro paese faremo in modo che ci sia la massima informazione in tutte le manifestazioni e le realtà in cui siamo presenti o che riusciamo ad aggiungere con gli interventi, con internet ecc. perché si appoggi questa campagna e questa settimana internazionale dall'8 al 15 giugno che si terrà in diversi paesi del mondo e con accento la Francia, con una manifestazione - che speriamo grande - a Lione, a cui abbiamo aderito come il soccorso rosso proletario, organismo ispirato da proletari comunisti e anche con il comitato “io sto con la Palestina” di Taranto per una ragione molto specifica: sia perché la la causa di Georges Ibrahim Abdallah è la causa del popolo palestinese e questo comitato a Taranto è il principale baluardo di informazione/controinformazione e sostegno della Palestina, sia perché il 15 giugno, giorno della manifestazione a Lione per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah a cui aderiamo, noi aderiamo in una forma molto concreta nel corso del G7. I paesi imperialisti, Macron, saranno in Puglia e quindi è giusto che tra le voci della contestazione al G7 si faccia sentire forte e chiara la voce del prigioniero politico George Ibrahim Abdallah.
Nessun commento:
Posta un commento