mercoledì 22 maggio 2024

pc 22 maggio - Sulla manifestazione e assemblea per la Palestina all'Università di Milano di sabto scorso



Info sulla mobilitazione per la Palestina, in particolare a Milano, con il trentaduesimo sabato a fianco della resistenza palestinese,

A Milanovi è stata una manifestazione molto partecipata, circa 1000/1500 persone, che è stata declinata soprattutto verso il sostegno alle mobilitazioni studentesche dell'università italiane e di tutto il mondo. E’ stata una manifestazione che voleva concludersi con l'occupazione in Statale ma che è stata “dirottata” in Piazza Fontana perché si voleva impedire l'unità, la convergenza tra le mobilitazioni studentesche e la resistenza della comunità palestinese, le realtà solidali ...

Evidentemente questo fa paura al governo Meloni e allo Stato dei padroni. Che questo fosse il senso del divieto al corteo di concludersi in largo Richini nel piazzale davanti la Statale lo si è visto nel folto gruppo di fotografi reporter di Stato che hanno minuziosamente monitorato tutto il corteo e l'entrata dell'università. Ma questo non ha impedito una folta partecipazione, in particolare di arabi e palestinesi e non solo...cosa confermata anche dal titolo di Repubblica delle pagine milanesi che titolava: “Unità tra manifestazioni per la Palestina e l'occupazione degli studenti”.

Le manovre sono state rimandate al mittente con un corteo che ha gridato e rivendicato in tutti gli interventi sia durante tutto il corteo che in Piazza Fontana, prima di entrare alla Statale, questa unità come arma per rafforzare le mobilitazioni e diffondere e allargare in tutti gli ambiti sociali le iniziative a sostegno alla resistenza del popolo palestinese e di tutti i popoli che si ribellano contro l'imperialismo fino alla vittoria.

Un altro dei passaggi degli interventi che ci sono stati ha trattato della repressione contro chiunque si schieri con la Palestina e denunci il genocidio in corso, come il caso del rifugiato politico algerino e insegnante in una scuola francese, Seif, licenziato, a cui è stato tolto lo stato di rifugiato politico e rinchiuso nel Cpr di ponte Galeria. Per la cronaca, è stato rilasciato ma rischia ancora di essere mandato via dall'Italia. O l'ennesimo caso contro il docente ebreo Illian Pappe fermato negli USA dove doveva fare una presentazione del suo lavoro sul colonialismo, occupazione, genocidio del sionismo del suo paese. Forte è stata anche la solidarietà e denuncia del governo Meloni nel vigliacco agguato a chef Rubio, di cui riportiamo alcuni stralci del comunicato delle organizzazioni palestinesi.

Chef Rubio è uno storico sostenitore della giusta causa del popolo palestinese e ieri, con tecniche di squadroni della morte e modalità da gruppi paramilitari che godono di protezione, è stato eseguito un agguato premeditato e organizzato da chi non teme di essere scoperto o visto. Per chi non conosce lo chef, Rubio ha scelto di sostenere il popolo palestinese, ha scelto di stare dalla parte degli oppressi. E come tanti si è espresso contro il genocidio in corso in Palestina e ha subito ripetute minacce per la sua posizione. Questa aggressione è un atto di terrorismo organizzato, un terrorismo di Stato, lo Stato sionista dell'apartheid”. Le organizzazioni palestinesi, la comunità palestinese in Lombardia, le associazioni palestinesi in Italia e l'Unione democratica arabo-palestinesi e anche i giovani palestinesi concludono dicendo: “chiediamo al governo italiano di assumersi le responsabilità politiche del caso, in quanto queste bande sioniste si sentono libere di aggredire anche un cittadino italiano, sapendo di godere di un'impunità che vige da anni”.

Il tema della repressione è stato toccato anche nell'Assemblea cittadina che poi si è svolta alla Statale che ha visto la partecipazione delle varie realtà che hanno dato vita all'occupazione, variegate tra loro e con posizioni diverse. Nei loro interventi hanno ribadito che proprio l'aspetto delle diversità non ha rappresentato un ostacolo all'azione unitaria e alla diffusione e coinvolgimento dell'intera comunità.

Studenti e lavoratori che vivono all'università hanno lanciato una sorta di assemblea nazionale per itra tutte le accampade e hanno invitato la cittadinanza al presidio davanti alla Statale in occasione dell'incontro col Senato accademico che ha discusso delle richieste degli studenti di interrompere gli accordi con le università israeliane per sostenere e vigilare sulla delegazione che si incontrerà coi vertici della Statale.

Sull'incontro che c'è stato lunedì un comunicato della delegazione dell' accampada alla Statale che afferma è riuscita ad ottenere un Senato accademico straordinario per il 27 maggio, e una dichiarazione della Statale di Milano di condanna delle azioni di Israele ai danni della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza.

Nella mobilitazioni sono entrati come temi di discussione anche il G7, il profitto, la guerra imperialista. ... un intervento di un compagno palestinese dell'Udap, Unione democratica arabo palestinese ha rilanciato la lotta dentro e oltre le università, si è collegato al G7 e alle iniziative che ci saranno a giugno, dal 13 al 15 giugno in Puglia contro i padroni del mondo; un compagno di proletari comunisti ha poi detto che Milano - che è il cuore delle mobilitazioni per la Palestina che da 32 settimane incessantemente manifesta contro il genocidio al fianco della resistenza del popolo palestinese - ha il compito di raccogliere l'appello del compagno dell'Udap e cercare, attraverso un'Assemblea cittadina, di organizzare una delegazione che rappresenti questi 7 mesi di resistenza palestinese al G7 dei padroni del mondo.

Un compagno dello Slai cobas per il sindacato di classe ha parlato della questione della repressione che gli studenti conoscono bene, da Pisa a Roma e non solo, e di quella del 25 Aprile,a Milano, dove giustamente sono partite le contestazioni contro le istituzioni che dal palco del giorno della Resistenza, della Liberazione, hanno impedito che parlasse un rappresentante palestinese e hanno chiamato i fascisti in divisa a manganellarecui sono seguiti degli odiosi fogli di via…. una denuncia che è stata condivisa dagli studenti e dalle realtà presenti in questa Assemblea.


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