Oggi siamo qui, con voi, per le vittime sul lavoro e da lavoro, da incidenti e stragi.
Le nostre parole d’ordine sono state: Verità, Giustizia e Sicurezza. La VERITA’
l’abbiamo appresa praticamente subito grazie all’aiuto dei rappresentanti di associazioni già costituite e, soprattutto, dei ferrovieri: verità impersonificata nella legge del profitto.
Un brandello di GIUSTIZIA l’abbiamo strappata dopo oltre 14 anni di iniziative, di mobilitazione e di vigilanza su quanto accadeva nei tribunali. Ci siamo costituiti parte civile e siamo arrivati in fondo, fino alle condanne, se pur miti, dei massimi rappresentanti delle
società coinvolte; condanne che hanno sentenziato colpevoli amministratori delegati, presidenti e manager. Abbiamo visto varcare la soglia del carcere da parte di uno di queste figure apicali, responsabile della strage ferroviaria.Una lotta continua, con ferrovieri, Assemblea 29 giugno, numerosi lavoratori e cittadini/e. Come in ogni lotta ci sono prezzi da pagare: uno è stato il licenziamento di Riccardo Antonini, il ferroviere che, essendo a fianco dei familiari, ha violato il ‘dovere di fedeltà’ all’azienda Rfi e ai responsabili della strage di 32 Vittime e feriti gravissimi.
La MEMORIA è fondamentale per sviluppare ogni iniziativa. Fare memoria, raccontarla, socializzarla, dappertutto, perché senza memoria non c’è futuro.
Il nostro obiettivo è la SICUREZZA; non possiamo tollerare che accadano stragi come Viareggio o come quella avvenuta qui, a Firenze, il 16 di febbraio scorso.
Dobbiamo batterci affinché i lavoratori non muoiano né di lavoro né da lavoro.
Siamo vicini ai ferrovieri che da tempo scioperano per migliori condizioni di lavoro, perché il lavoro sia SICURO per tornare la sera a casa; la loro sicurezza è anche la NOSTRA!
Abbiamo ricevuto molta solidarietà, da amici, lavoratori/trici, compagni/e, associazioni e comitati, che ci hanno affiancati in questi 15 anni. Solidarietà e sostegno che ci ha incoraggiato, stimolato a proseguire, a non mollare; abbiamo capito concretamente cosa vuol dire, per questo vogliamo e dobbiamo restituirla a chi ne ha bisogno come ne abbiamo avuto noi. Per essere protagonisti insieme alle persone che hanno bisogno della solidarietà come dell’aria che si respira per organizzare le proprie battaglie, perché da soli non si va da nessuna parte!
Per questo abbiamo diffuso e propagandato non solo le nostre iniziative ma anche quelle di altri come pochi giorni fa, a Livorno, con un volantinaggio a sostegno dei ferrovieri autoconvocati in lotta che rivendicano maggiore sicurezza.
Come ogni 29 giugno, anche quest’anno, per il 15° anniversario, sfileremo per le strade della città di Viareggio. Vi sarà la manifestazione nel ricordo della strage. Avremmo piacere della vostra presenza a questo importante appuntamento.
Vi saluto, vi salutiamo, a nome dei familiari e grazie di nuovo per averci offerto questa opportunità.
Associazione “Il Mondo che vorrei”
Familiari strage ferroviaria di Viareggio, 29 giugno 2009
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